"Con crisi economica sei mesi non bastano". "Introdurre il reato di caporalato"
Roma -15 giugno 2010 – "La lotta all’illegalita’ nel mercato del lavoro deve essere una lotta di tutti, per questo chiediamo al ministro Sacconi di evitare la demagogia e di tener conto della nostra proposta di legge per modificare la Bossi-Fini e introdurre un nuovo reato penale volto a combattere il caporalato che interessa minori o migranti clandestini".
Cosi’ la capogruppo del Pd nella commissione Affari sociali della Camera, Livia Turco, commenta l’annuncio dell’imminente presentazione da parte del governo del piano triennale sul lavoro.
"Se il governo vuole veramente intervenire sull’illegalita’ -sottolinea Turco- non puo’ far finta di non vedere che la Bossi-Fini sta esponendo milioni di cittadini immigrati a una nuova minaccia: la perdita del diritto di soggiorno come conseguenza automatica della perdita del lavoro. La crisi economica rende infatti del tutto insufficienti i 6 mesi attualmente previsti per la ricerca di un nuovo lavoro".
"Serve quindi -aggiunge ancora Turco- un cambio di passo per incrementare fortemente questo periodo e scongiurare che i cittadini immigrati, gia’ colpiti dalla perdita del lavoro a causa della crisi economica, si trovino esposti all’ulteriore, drammatico danno di perdere ogni diritto a vivere in Italia cercando una nuova occupazione, e siano rigettati nell’illegalita’ o verso un ritorno coatto nei Paesi di origine che ne interromperebbe i percorsi di integrazione e inevitabilmente li farebbero precipitare nella disperazione sociale e nella miseria".