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Ue. Clandestini: verso regole comuni sui rimpatri

Ora si attende solo il via libera definitivo dell’europarlamento il prossimo 4 giugno BRUXELLES, 26 aprile 2008 – Raggiunto l’accordo tra Consiglio, Commissione e Parlamento Ue sulle regole comuni per il rimpatrio dei clandestini.

Ora si attende solo il via libera definitivo dell’europarlamento (il 4 giungo prossimo) e poi la direttiva che cerca di dare omogeneità alle diverse politiche sul rimpatrio degli immigrati illegali diventerà legge per tutti gli Stati membri.

Il testo proposto dalla Ue ha lo scopo di rendere equo e trasparente il processo di rimpatrio di quanti giungono in uno dei 27 Paesi dell’Unione senza permesso di soggiorno. Ai clandestini saranno garantiti dai 7 ai 30 giorni per fare ritorno in patria spontaneamente, dopodichè, e solo come secondo passo, verrà emesso un provvedimento di rimpatrio.

Inoltre, un clandestino rimpatriato da uno Stato membro non potrà fare ritorno in nessuno degli Stati dell’Unione europea, in forza di un bando provvisorio che potrà essere reso permanente in caso di grave pericolo per la sicurezza nazionale.

La direttiva stabilisce poi un limite per la detenzione dei clandestini nei centri di permanenza temporanei (Cpt) e obbliga i Governi a garantire alle organizzazioni non governative l’accesso a tutti i Cpt.

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