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UE e Tunisia: le accuse di violazioni dei diritti umani e il monitoraggio dei finanziamenti europei

Roma, 25 settembre 2024 – La Tunisia si trova al centro dell’attenzione internazionale a seguito di un’inchiesta pubblicata dal Guardian, che ha sollevato preoccupazioni riguardanti gravi violazioni dei diritti umani nei confronti dei migranti. Secondo il rapporto, le forze di sicurezza tunisine sarebbero state coinvolte in abusi sistematici, tra cui casi di violenza fisica e persino di stupro. Le accuse hanno generato una forte reazione da parte della Commissione Europea.

Una portavoce della Commissione ha affermato che, in quanto Paese sovrano, la Tunisia ha la responsabilità di indagare su eventuali illeciti commessi dalle sue forze di sicurezza. Pur riconoscendo l’importanza del partenariato tra l’UE e la Tunisia, la portavoce ha sottolineato che Bruxelles si aspetta un’indagine completa e trasparente su tali casi.

Un aspetto cruciale emerso durante la conferenza stampa riguarda il modo in cui l’Unione Europea gestisce i propri finanziamenti destinati ai programmi di migrazione in Tunisia. La Commissione Europea ha voluto chiarire che nessuna somma è stata erogata direttamente alle forze di sicurezza tunisine. I fondi, pari a 105 milioni di euro destinati a frenare l’immigrazione irregolare e ulteriori 150 milioni di euro di sostegno al bilancio, sono stati veicolati attraverso organizzazioni internazionali, Stati membri dell’UE e ONG che operano direttamente sul territorio tunisino. Questa scelta di canali alternativi di finanziamento mira a garantire la trasparenza e l’efficacia nell’utilizzo delle risorse, evitando possibili criticità legate alla gestione diretta da parte delle autorità locali.

In risposta alle crescenti preoccupazioni, l’UE ha annunciato un’iniziativa per il 2024: la creazione di un sistema di monitoraggio per le parti terze, che includerà anche la Tunisia. Questo nuovo meccanismo sarà finalizzato a supervisionare il rispetto dei diritti umani e ad assicurarsi che i fondi europei vengano utilizzati in modo conforme agli standard internazionali.

Questo contesto si inserisce nell’accordo siglato tra UE e Tunisia, finalizzato a combattere l’immigrazione irregolare e a promuovere una gestione più efficiente dei flussi migratori. Tuttavia, le recenti accuse sollevano interrogativi sull’efficacia dei controlli interni tunisini e sulle garanzie di rispetto dei diritti umani. Bruxelles, dal canto suo, sembra intenzionata a rafforzare il monitoraggio delle azioni delle autorità tunisine, per evitare che i finanziamenti contribuiscano, anche indirettamente, a violazioni dei diritti fondamentali.

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