Roma, 20 ottobre 2017 – Il primo paese di arrivo non sarà più automaticamente responsabile per i richiedenti asilo. E’ questo uno dei punti principali delle modifiche alle regole di Dublino approvato dalla commissione per le libertà civili dell’Europarlamento. Inoltre i paesi dell’UE che si rifiutano di ricollocare i richiedenti asilo dovrebbero avere un accesso limitato ai fondi UE, secondo il progetto di mandato negoziale sulle nuove regole di Dublino. La commissione ha approvato le sue proposte per un nuovo regolamento di Dublino, pietra angolare del sistema d’asilo dell’Unione europea, che mirano a rimediare alle attuali debolezze e a creare un sistema solido per il futuro. L’attribuzione della responsabilità sarebbe invece basata sui “reali legami” con uno Stato membro, quali la famiglia, l’avervi già vissuto in precedenza o gli studi. In assenza di questi legami, i richiedenti asilo verrebbero automaticamente assegnati ad uno Stato membro dell’UE in base ad un metodo di ripartizione fisso, non appena registrati e dopo un controllo di sicurezza e una rapida valutazione dell’ammissibilità della loro domanda di protezione. Ciò per evitare che gli Stati membri “in prima linea” si assumano una quota sproporzionata degli obblighi internazionali dell’Europa nei confronti delle persone bisognose e per accelerare le procedure di asilo.
Ue: Paese di arrivo dei rifugiati non sarà più automaticamente responsabile
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