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UE: RIMPATRI; ACLI, DIRETTIVA TROPPO PUNITIVA

(ANSA) – ROMA, 19 GIU – Una direttiva "troppo punitiva" nei confronti degli immigrati irregolari quella votata ieri dal Parlamento di Strasburgo, "che sottolinea più gli aspetti di insicurezza che i doveri di accoglienza". Pur tuttavia, "é la prima attesa decisione comune dell’Europa sulla questione dell’immigrazione". Questo in sintesi il giudizio delle Acli nei confronti della Direttiva sui rimpatri degli immigrati clandestini varata ieri dall’Unione europea. "L’unico elemento veramente positivo – spiega il presidente delle Acli Andrea Olivero – è il fatto che per la prima volta dopo anni l’Europa ha preso una posizione comune". Paiono invece eccessivi alle Acli i 18 mesi come tetto per la detenzione all’interno dei centri di permanenza. Così come non piace l’espulsione seguita da fino a cinque anni di impossibilità di ritorno nel continente europeo. Perplessità anche sulle modalità stesse della detenzione, con particolare riferimento alla possibilità delle persone detenute di ricevere informazioni su come chiedere asilo: "Dobbiamo assicurare l’asilo politico a tutti i cittadini che ne hanno diritto" afferma Olivero. "Sarebbe stata allora molto più utile – conclude – una normativa che andasse ad incentivare il rimpatrio volontario dello straniero irregolare, limitando fortemente il tempo di allontanamento, e assicurando allo straniero la comprensione delle modalità per l’ingresso regolare".(ANSA).

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