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Ue: servono azioni urgenti contro sbarchi illegali

"Serve più coerenza con Libia". Barrot invierà lettera a presidenza du turno BRUXELLES, 27 maggio 2009 – Bisogna intraprendere "molto rapidamente" una serie di azioni comuni per sostenere i Paesi europei che sono piu’ esposti all’immigrazione clandestina ed e’ necessaria maggiore "coerenza" nei negoziati tra la Libia e gli Stati membri Ue.

E’ quanto si legge in un documento interno della Commissione europea, preparato in occasione del dibattito d’orientamento sull’immigrazione clandestina, che domani mattina vedra’ riuniti a Bruxelles i 26 commissari Ue insieme con il Presidente Jose’ Manuel Barroso.

"E’ necessario intraprendere molto rapidamente una serie di azioni per aiutare gli Stati membri piu’ esposti" al flusso di immigrati clandestini nel Mediterraneo, si legge in un documento dell’esecutivo Ue. Proprio a questo proposito, al termine del dibattito di orientamento, il commissario europeo per Giustizia, Liberta’ e Sicurezza Jacques Barrot chiedera’ il "sostegno del collegio per inviare una lettera alla presidenza, in vista del Consiglio Giustizia e Affari Interni del 4 e 5 giugno, che rappresenterebbe un segnale positivo verso gli Stati membri e permetterebbe allo stesso tempo di intensificare le discussioni con la Libia".

Ma non e’ tutto. Nel corso della riunione di oggi, si sottolinea ancora nel testo, Bruxelles dovra’ fare il punto sulla "prospettiva che la questione (dell’immigrazione clandestina, ndr.) sia evocata al Consiglio europeo di giugno", come chiesto dal governo italiano, ma anche sulla "situazione di urgenza alla vigilia dell’estate" e sulla "necessita’ di una solidarieta’ tra Stati membri". Nel documento si fa anche riferimento alla "necessita’ di assicurare una coerenza nelle discussioni e nei negoziati tra l’Unione europea e la Libia" e all’"importanza di un dialogo politico che tenga conto non solo dei Paesi di transito, ma anche dei Paesi di origine degli immigrati clandestini".

L’esecutivo Ue tiene anche ad evidenziare "la diversita’ dei paesi di origine e di transito, che non si limitano al bacino mediterraneo" e la necessita’ di "distinguere chiaramente la questione dell’integrazione degli immigrati regolari. "L’importanza delle rimesse finanziarie degli immigrati verso i i loro Paesi di origine" e’ un’altra delle priorita’ dell’esecutivo Ue, insieme con "la necessita’ di un’azione immediata, ma anche di una riflessione di medio termine" in seno al collegio Ue.

Intanto, l’idea di Barrot di inviare una lettera alla presidenza ceca ha trovato una sponda nel Presidente Barroso. In particolare, si legge ancora nel documento, illeader dell’esecutivo Ue "sostiene pienamente" questa iniziativa ed evidenzia "la specificita’ della questione dell’immigrazione illegale nel mediterraneo, la situazione d’urgenza e il peso che grava sugli Stati membri piu’ vulnerabili". Per Barroso, la lettera che il suo commissario francese si propone di inviare alla presidenza "dovra’ menzionare i tre tipi di Paesi coinvolti, in particolare, i paesi di origine degli immigrati illegali, i Paesi di transito e i Paesi di accoglienza". E’ inoltre fondamentale che "la solidarieta’ comunitaria si eserciti tra Stati membri, soprattutto attraverso la creazione di meccanismi volontari".

La lettera di Barrot dovrebbe essere sottoscritta dai tutti quei commissari il cui portafoglio a Bruxelles e’ legato in modo piu’ o mendo diretto al tema dell’immigrazione. La Repubblica ceca e’ presidente di turno Ue fino al prossimo primo luglio.

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