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Un nuovo nato su dieci è figlio di immigrati

A tenere alto il tasso di natalità sono gli stranieri. In tre anni, oltre 15% di nascite in più

Roma – 28 aprile 2008 – Gli italiani fanno sempre meno figli (1,29 per donna), ma a tenere positivo il bilancio demografico nazionale con un altissimo tasso di natalità sono gli stranieri. È figlio di immigrati un bambino su dieci anche se i cittadini di nazionalità non italiana, regolarmente soggiornanti, rappresentano solo il 5% della popolazione. È quanto emerge da uno studio del Centro Artes di Torino, specializzato nella diagnosi e nel trattamento della sterilità di coppia, che ha elaborato i dati ufficiali di Istat, Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) e le stime 2007 C.I.A. (C.I.A. World Factbook).

Il tasso di fertilità nei 15 paesi dell’Ue fra il 1960 e il 2007 è sceso da 2,59 a 1,50 figli per donna, mentre in Italia si è quasi dimezzato (dal 2,41 all’1,29). "Il calo delle nascite in Italia è un dato evidente – spiega Alessandro Di Gregorio, Direttore del Centro Artes di Torino -, complice anche un’evoluzione della società che ha spostato in avanti, circa 35 anni, l’età media delle donne che scelgono di diventare madri. Le difficoltà a rimanere incinta, quindi, aumentano e l’introduzione della Legge 40 non ha migliorato la situazione. In soli 4 anni, dalla sua entrata in vigore, le nascite sono diminuite del 2,78%”.

Ma mentre dal 2004 al 2007 l’Italia ha registrato quasi 15 mila nati in meno (il 2,79%), i parti delle sole straniere, nello stesso periodo, sono aumentati del 15,3% (+ 9 mila circa). L’incidenza delle nascite di bambini di genitori immigrati sul totale della popolazione italiana è infatti passata da poco più di 9 mila nel 1995 a più di 57 mila del 2007 (dall’1,7% all’11,4%).

Inoltre, è emerso che il ritmo di crescita medio annuale degli stranieri, secondo le stime Caritas-Migrantes, è pari a circa 325 mila, il che porta a ipotizzare più che un raddoppio degli immigrati da qui a 10 anni. Ma a quanto pare, la crescita della popolazione straniera residente in Italia non è dovuta al saldo migratorio, costante secondo i dati Istat, ma all’aumento dei nati di cittadinanza straniera: il saldo naturale (differenza tra nascite e decessi) risulta in attivo per 57.765 unità. Tenuto conto che la velocità di crescita della popolazione straniera non sembra tendere a diminuire, la Caritas-Migrantes stima che nel 2050 gli extracomunitari rappresenteranno dal 17 al 20% della popolazione residente.

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