La storia vera di Ion Cazacu, lavoratore romeno ucciso dal suo datore di lavoro in Italia. Raccontata da sua figlie e da premio Nobel per la letteratura
Comunicato stampa
ACCADEMIA DI ROMANIA IN ROMA
Venerdì 9 ottobre 2015,
l’Ambasciata della Romania nella Repubblica Italiana e l’Accademia di Romania in Roma presentano il libro “Un uomo bruciato vivo”
di Dario Fo (premio Nobel per la letteratura) e Florina Cazacu (Chiarelettere Edizioni, 2015). L’evento avrà luogo nella Sala Conferenze dell’Accademia di Romania
(Piazza José de San Martin, 1), alle ore 18.30.
Il volume ripercorre la terribile vicenda di Ion, ingegnere romeno immigrato in Italia, bruciato vivo nel 2000. Per l’omicidio fu condannato Cosimo Iannece, il suo ex datore di lavoro, ora libero dopo dieci anni di prigione.
Dario Fo e la figlia della vittima, Florina Cazacu, ricostruiscono questa storia.
Interverranno:
Gli autori: Dario Fo e Florina Cazacu
SE Dana Manuela Constantinescu
Ambasciatore della Romania in Italia
Daniela Crăsnaru
Direttrice dei programmi, Accademia di Romania
L’attore Marius Bizău leggerà frammenti del libro
Moderatore: Miruna Căjvăneanu (giornalista, Associazione Europaeus)
Dario Fo (Sangiano, 24 marzo 1926) drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore, pittore, scenografo e attivista italiano. Vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1997 (già candidato nel 1975). I suoi lavori teatrali fanno uso degli stilemi comici propri della Commedia dell’arte italiana e sono rappresentati con successo in tutto il mondo. Autore di centinaia di commedie con Franca Rame, continua a stupire con nuovi spettacoli e libri. Inoltre, tra febbraio e marzo 2015, su Rai5, è andato in onda con L’arte secondo Dario Fo, un ciclo di dieci lezioni da Michelangelo a Picasso. In quanto attore, regista, scrittore, scenografo, costumista e impresario della sua stessa compagnia, Fo è uomo di teatro a tutto tondo.
Florina Cazacu, nata in Romania nel 1982, è arrivata in Italia nel 2000, in seguito alla tragedia del padre, con la speranza di ottenere giustizia e l’idea di tornare subito al suo Paese. Ma così non è stato. Ora abita a Gallarate, la stessa città dove suo padre è stato aggredito e ucciso.
Ufficio stampa,
Accademia di Romania
Roma, ottobre, 2015