in

Unione Europea. Razzismo fuori legge: accordo per punirlo in tutti gli Stati

Accordo tra i 27 per punire i reati di xenofobia e negazionismo. Ma ogni Stato ha ampia discrezionalità LUSSEMBURGO – Dopo cinque anni di difficili negoziati, i paesi dell’Ue hanno raggiunto un accordo che mette fuori legge razzismo, xenofobia e negazionismo.

Il testo approvato ieri a Lussemburgo dai 27 ministri della giustizia Ue prevede l’applicazione di sanzioni minime comuni. Da uno a tre anni di prigione sono previsti per l’"l’incitazione pubblica alla violenza o all’odio contro un gruppo di persone o un membro di tale gruppo, definito rispetto alla razza, il colore, la religione, l’ascendenza, l’origine nazionale o etnica".

Analoghe sanzioni dovranno essere applicate all’"apologia pubblica, la negazione o banalizzazione grossolana dei crimini di genocidio, contro l’umanità e crimini di guerra", definiti come tali da un’"alta giurisdizione internazionale", come ha fatto con l’Olocausto il Tribunale di Norimberga o con il massacro di Srebrenica il Tribunale Penale Internazionale.

Questo però non vuol dire che diventerà automaticamente reato in tutta l’Ue scrivere una saggio che nega la shoa o sventolare bandiere con svastiche e croci celtiche. Venendo incontro alle rischieste di Gran Bretagna e Irlanda e Paesi Scandinavi, preoccupati di tutelare la libertà di espressione, il testo lascia ai singoli Stati la possibilità di "scegliere di punire solo le condotte esercitate in modo da rischiare di turbare l’ordine pubblico, oppure ingiuriose, insultanti o minacciose".

"Siamo riusciti a dire la parola finale, non ci saranno più paesi dell’Unione in cui si potranno ripetere azioni di intolleranza etnica o di antisemitismo, purtroppo un fenomeno molto sviluppato. Ora vigileremo sul monitoraggio della trasposizione nazionale" ha commentato il vicepresidente della Commissione Ue Franco Frattini, sottolineando che l’accordo riesce a conciliare "la punibilità dell’ incitamento all’odio con la libera espressione del pensiero"

I paesi baltici avrebbero voluto inserire nell’accordo anche i crimini dello stalinismo nel testo. Alla fine si è arrivati a una dichiarazione in cui vengono deplorati "tutti i crimini" dei regimi totalitari, con la previsione che in futuro venga riesaminata necessità di legiferare su questo punto.

Secondo Frattini, "è molto importante la decisione di una rilettura dei crimini delle due grandi dittature, quella nazista e quella comunista. A richiesta di paesi che hanno tanto sofferto per questo ho offerto l’organizzazione di un’audizione pubblica europea che si terrà prima nei paesi baltici, in una delle capitali, e poi in Slovenia durante la presidenza slovena dell’Ue".

(20 aprile 2007)

 

Elvio Pasca

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

IMMIGRAZIONE: MURGIA (AN), GOVERNO SOTTOVALUTA ALLARME SARDI

IMMIGRAZIONE: 18 CLANDESTINI AFGHANI IN CONTAINER IN CALABRIA