80 mila studenti per ventimila posti a Medicina, Odontoiatria, Veterinaria e Architettura. Le seconde generazioni concorrono con gli italiani, per chi è arrivato dall’estero c’è un contingente riservato
Roma – 8 aprile 2014 – Partono i test di ingresso per le facoltà a numero chiuso, per la prima volta anticipati in primavera.
Oggi sarà la volta degli aspiranti medici e dentisti, domani toccherà a chi sogna di diventare veterinario, giovedì a chi punta a una laurea in architettura. Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Università, partecipano oltre ottantamila studenti, il 17% in meno rispetto al 2013, mentre i posti disponibili sono meno di ventimila.
A questo appuntamento si presentano anche tanti ragazzi non italiani. Per la maggior parte di tratta in realtà di studenti figli di immigrati, ragazzi e ragazze che sono cresciuti in Italia e hanno fatto già un percorso scolastico qui. Essendo già qui regolarmente, concorreranno per i posti in palio insieme agli italiani.
I veri “stranieri” sono ragazzi e ragazze arrivati in Italia solo nei giorni scorsi proprio per partecipare ai test e che finora hanno vissuto in patria. Seguono una procedura particolare, con un percorso di preiscrizione attraverso i nostri consolati, e concorrono per dei posti riservati esplicitamente da ogni università agli studenti provenienti dall’estero.
EP