Elvio Pasca
Laurene Powell, vedova di Steve Jobs, lancia un sito per dare voce ai figli degli immigrati irregolari negli Usa e per chiedere l’approvazione del Dream Act. “È un problema nazionale che va finalmente risolto"
Roma – 31 gennaio 2013 – Victor, giubbotto di pelle e ciuffo alla Elvis, vorrebbe prendere un mba, gestire una catena di alberrghi e ristoranti, riunire negli Stati Uniti la sua famiglia. Il sogno di Emily, occhi a mandorla e occhialini , è diventare un dottore, lavorare per Medici senza frontiere o per la Croce Rossa. Anche Alina viene da lontano, racconta in webcam la sua carriera scolastica impeccabile e se potesse si arruolerebbe nell’esercito per servire il suo Paese.
Sono giovani arrivati negli Stati Uniti da bambini, seguendo i genitori che erano immigrati irregolari. E che non possono realizzare i loro sogni perché anche loro sono senza documenti. In America lo chiamano “dreamers”, richiamando quel “Dream Act” appoggiato da Obama, ma impelagato al Congresso, che disegnava un percorso verso la cittadinanza per questi fantasmi.
La loro causa è stata sposata da Laurene Powell, vedova del co-creatore di Apple Steve Jobs che i ha lanciato il sito internet www.thedreamisnow.org. È uno spazio dove i dreamers possono caricare videoiper raccontare la loro vita e spiegare come l'approvazione del Dream Act potrebbe cambiarla. Al progetto partecipa anche il regista Davis Guggeninheim, che lo trasformerà in un documentario.
Powell ha incrociato la causa delle seconde generazioni “invisibili” mentre finanziava delle borse di studio per giovani disagiati.” Bisogna guardarli in faccia. Sono i figli dei nostri amici, sono gente che conosciamo. Questo è un problema nazionale che va finalmente risolto” ha spiegato in un’ intervista a Yahoo News. Non ci fermeremo – promette Thedreamisnow.org – finchè il Congresso non ci darà ascolto. Il momento è adesso. Una storia dopo l’altra, una voce dopo l’altra, ce la faremo”.
