Roma, 21 gennio 2021 – La Commissione europea ha adottato una comunicazione in cui invita gli Stati membri ad accelerare le vaccinazioni anti Covid-19 in tutta l’Ue, fissando due obiettivi: entro marzo 2021 si dovrebbe vaccinare, in ogni Stato membro, almeno l’80% dei “gruppi prioritari”, ovvero le persone di età superiore a 80 anni e gli operatori del settore sanitario e dell’assistenza sociale; entro la prossima estate, poi, gli Stati membri dovrebbero aver vaccinato almeno il 70% della totalità della popolazione adulta (fra l’inizio di giugno e il 31 agosto, è stato precisato).
Un’altra esigenza urgente sottolineata dalla Commissione è quella di aumentare sostanzialmente il sequenziamento del genoma del virus, che dovrebbe riguardare “almeno il 5%, e preferibilmente al 10%” dei test risultati positivi, in modo da individuare più facilmente e rapidamente le nuove varianti causate dalle mutazioni.
Questo per far fronte in modo tempestivo ai rischi che potrebbero presentare in termini di maggiore contagiosità (come nel caso della variante “britannica”) o di maggiore virulenza della malattia, o di vanificazione dell’azione immunizzante del vaccino.