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Vaticano: “Immigrati non sono sinonimo di intrusi”

"La sfida culturale delle migrazioni venga affrontata con l'assunzione di nuove reti di solidarietà contro l'esclusione e la miseria"

Città del Vaticano, 5 novembre 2014 – "Migranti" non e' sinonimo di "intrusi" o "irregolari".

Lo ha ricordato il il presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, cardinale Antonio Maria Veglio', nel corso di una conferenza presso la Pontificia Universita' Gregoriana e rilanciata dal quotidiano Vaticano, L'Osservatore Romano.

Il porporato e' tornato a chiedere che "la sfida culturale delle migrazioni" venga affrontata "non tanto con l'uso di meccanismi di difesa nei confronti di altre identita' o culture", quanto piuttosto con "l'assunzione di nuove reti di solidarieta' contro l'esclusione e la miseria". Per il card. Veglio' le migrazioni vanno considerate una potente "forza di trasformazione" in grado non soltanto di promuovere "la diversita' culturale" ma di "cambiare le dimensioni demografiche, economiche e sociali dell'intero pianeta".

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