"Occorre riconoscimento non solo della dignità ma anche della libertà dell’altro" ROMA, 17 settembre 2008 – Per affrontare la questione dell’immigrazione non basta "la semplice e relativa tolleranza", ed è sbagliato anche puntare all’assimilazione; l’obiettivo deve essere l’integrazione, "il riconoscimento non solo della dignità ma anche della libertà dell’altro".
E’ quanto scrive Walter Veltroni nella prefazione al libro di Toni Fontana "L’apatheid", che appronta il problema del razzismo nel Nord-Est.
Veltroni invita a riflettere "sulla grandezza e sulla irreversibilità dei fenomeni migratori, sulle caratteristiche e sulle necessità della nostra economia, dei nostri modelli di produzione, per capire lungo quale direzione siamo incamminati". Purtroppo però "chiusure, conservatorismi e paire fanno vedere le cose in senso opposto", e purtroppo "c’é chi ha interesse ad accrescerle e a moltiplicarle, queste paure", per sfruttarle a fini politici.
"E’ la logica delle ronde – prosegue Veltroni – della risposta alle sacrosante richieste di sicurezza che vengono dai cittadini con l’inaccettabile metodo del ‘farsi giustizia da se’. E’ la vergogna delle impronte digitali prese ai bambini rom. Così però si vincono le elezioni ma non si governa una società complessa. La verità è che integrazione e legalità, multiculturalità e sicurezza, vivono insieme".
"La risposta – spiega quindi Veltroni – io credo non stia nella semplice e relativa tolleranza, che non nega le differenze ma in fondo auspica che ognuno rimanga quel che è. Così si rischia la logica del ghetto. E non credo stia nemmeno nella logica dell’assimilazione, che vorrebbe rendere gli immigrati simili a noi, negando le differenze. Così non si arriva a una vera cittadinanza comune. Il cammino da compiere è appunto quello dell’integrazione, del riconoscimento non solo della dignità ma anche della libertà dell’altro e della sua piena partecipazione alla vita della polis". A cominciare dal voto alle amministrative "perché la libertà e la democrazia o sono di tutti o sono un privilegio".