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Veneto. Innovazione e accoglienza: Marcato propone un cambio di prospettiva nel Decreto Flussi per affrontare la carenza di manodopera

Roma, 12 febbraio 2024 – Nell’attuale panorama economico e sociale, il dibattito sulla gestione dell’immigrazione e sull’integrazione dei lavoratori stranieri assume un ruolo sempre più centrale. Recentemente, l’Assessore veneto allo Sviluppo Economico, Roberto Marcato, ha espresso il suo sostegno a un cambio significativo nel decreto flussi, con l’obiettivo di eliminare le barriere per i lavoratori non comunitari, specialmente quelli specializzati e qualificati.

Secondo Marcato, questo approccio potrebbe rappresentare una soluzione efficace per affrontare la carenza di manodopera che affligge diverse regioni italiane. L’assessore ha sottolineato l’importanza di aprire le porte a lavoratori stranieri altamente qualificati, indicando che possono contribuire significativamente a colmare le lacune nel mercato del lavoro.

Una delle iniziative che ha ricevuto il plauso di Marcato è stata quella di Confindustria Alto Adriatico, che propone di formare le risorse straniere nei loro paesi d’origine e successivamente trasferirle in Italia. Questo modello, definito come innovativo, potrebbe non solo garantire un adeguato livello di competenze, ma anche facilitare un’integrazione più efficace nel tessuto sociale ed economico del paese.

Tuttavia, Marcato ha posto una chiara enfasi sull’importanza di una vera integrazione, che va oltre la semplice partecipazione al mercato del lavoro. Ha sottolineato che elementi cruciali come la casa e la scuola giocano un ruolo determinante nel processo di integrazione. Senza un sostegno adeguato in questi settori, l’accoglienza rischia di diventare superficiale, configurandosi come una sorta di “finta accoglienza”.

Questa prospettiva dell’assessore pone l’accento sulla necessità di adottare un approccio olistico per affrontare le sfide legate all’immigrazione. Non solo bisogna facilitare l’accesso al mercato del lavoro, ma anche garantire condizioni di vita dignitose e opportunità educative adeguate per i nuovi arrivati.

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