La commissione a Tripoli per discutere con Gheddafi. “Per ora non si parla di soldi”
Roma – 4 ottobre 2010 – Anche l’Unione Europea cerca un accordo con la Libia sull’immigrazione, che aiuti a fermare gli sbarchi sulle costa settentrionale del mediterraneo ma tuteli anche i migranti fermati dal regime di Gheddafi.
I commissari Ue agli affari interni Cecilia Malmstroem e all’allargamento Stefan Fuele saranno in Libia da oggi sino a mercoledì per discutere con Tripoli dell’avanzamento della cooperazione sulla questione dell’immigrazione. I risultati dell’incontro saranno presentati dalla Malmstroem il 7 ottobre al Consiglio affari interni dell’Ue che si terrà a Lussemburgo e a cui parteciperà per l’Italia il ministro dell’interno Roberto Maroni.
"Sviluppare una cooperazione equilibrata con la Libia su tutte le dimensioni della questione immigrazione e’ una priorità importante per l’Ue", ha dichiarato la commissaria agli affari interni prima di partire per Tripoli. Infatti, "durante gli ultimi tre anni, le relazioni tra la Libia e l’Ue si sono sviluppate in modo positivo" in quanto "condividiamo interessi comuni nei settori del commercio, dell’energia, della sicurezza e dello sviluppo dell’Africa", ha sottolineato Fuele.
Tra le priorità dell’agenda di cooperazione Ue-Libia sull’immigrazione, ci sono in particolare il miglioramento della protezione dei rifugiati, il controllo delle frontiere e la cooperazione con i paesi di origine dei migranti, ma anche la lotta alla tratta di esseri umani e al terrorismo che riguarda soprattutto le frontiere libiche meridionali. L’obiettivo dell’Ue e’ quello di ottenere un "chiaro equilibrio tra la lotta al contrabbando e al traffico di esseri umani e il rispetto per i diritti degli immigrati, dei rifugiati e di coloro che chiedono asilo", ha spiegato a Bruxelles il portavoce della Malmstroem, Michele Cercone.
Quanto alla richiesta di aiuti pari 5 miliardi di euro avanzata all’Ue dal rais libico Muammar Gheddafi durante la sua recente visita a Roma, non e’ ufficialmente in agenda. "Il dibattito sarà focalizzato sull’agenda di cooperazione", ha ribadito Cercone, sottolineando però che si dibatterà "anche parzialmente sulla possibilità di intervento in Libia ma nell’ambito complessivo dell’Accordo quadro" Ue-Libia i cui negoziati sono iniziati nel novembre 2008. "Ma a questo stadio della situazione, aspettiamo i risultati dell’incontro", ha invitato il portavoce della Malmstroem.