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Via dall’Italia 24 mila profughi, sì di Bruxelles alla redistribuzione nell’Ue

Il piano della Commissione Europea per affrontare l'emergenza immigrazione: ricollocazione, reinsediamento, impronte digitali, lotta ai trafficanti…

 
Bruxelles 27 maggio 2015 – Distribuire il carico dell’accoglienza dei profughi tra i vari paesi membri, ma anche evitare strumentalizzazioni, identificando subito chi ha diritto alla protezione e chi invece deve essere rimandato indietro. 
 
Si muovono tra questi due binari le principali proposte formalizzate oggi a Bruxelles dalla Commissione Europea per iniziare a tradure in azione i propositi dell’Agenda Europea sull’immigrazione. “La solidarietà, precede mano nella mano con la responsabilità” ha sintetizzato il vicepresidente Frans Timmermans.
 
Innanzitutto, via libera alla ricollocazione (relocation) dei profughi. La Commissione propone di utilizzare per la prima volta un meccanismo di emergenza previsto dal trattato sul funzionamento dell’Unione europea in caso di afflussi improsvvisi e massicci verso uno o più stati membri. 
 
La proposta è trasferire nei prossimi due anni 40 mila profughi arrivati da Italia (24 mila) e Grecia (16 mila) negli altri Paesi membri, secondo quote prestabilite (tabelle 1 e 2 in fondo a questa pagina). Il meccanismo riguarderà solo cittadini siriani ed eritrei che hanno bisogno di protezione e che sono arrivati in Italia e in Grecia dopo il 15 aprile 2015 o che arriveranno dopo il lancio del meccanismo. 
 
La Commissione si dice pronta a far scattare lo stesso meccanismo anche per altri Paesi, come ad esempio Malta, che si dovessero trovare a fronteggiare un improvviso afflusso di migranti. Per ogni profugo ricollocato nei loro territori, gli Stati Membri riceveranno 6 mila euro.
 
La Commissione chiede poi agli Stati Membri di accogliere e reinsediare (resettlement) 20 mila persone che attualmente si trovano fuori dall’Ue e che l’Unhcr ha identificato come chiaramente bisognose di protezione internazionale. Anche in questo caso ci sono delle quote (tabella 3) ed è previsto un aiuto economico da parte dell’Ue: 50 milioni di euro tra il 2015 e il 2016. 
 
Arriva anche un piano quinquennale (2015-2020) per prevenire e contrastare la tratta di esseri umani. Prevede azioni come la schedatura delle navi sospette; piattaforme dedicate per aumentare la cooperazione e scambiarsi informazioni con  istituzioni finanziarie; collaborazione con gli internet service provider e social media per identificare e rimuovere velocemente i contenuti pubblicati sul web dai trafficanti per pubblicizzare le loro attività. 
 
“Per far funzionare bene il sistema comune d’asilo Ue, ai migranti devono essere sistematicamente prese le impronte digitali quando arrivano”, sottolinea  la Commissione, che ha pubblicato delle linee guida a riguardo. Squadre (“hotspot team”) delle agenzie europee Easo, Frontex ed Europol, verranno impiegate sul campo per identificare, registrare i migranti,  prendere loro le impronte e valutare quelli che hanno bisogno di protezione. 
 
Bruxelles vuole anche migliorare la direttiva europea sulla blue card, che semplifica l’arrivo nell’Ue di lavoratori stranieri altamente qualificati ma finora è poco utilizzata. Per questo viene lanciata una consultazione pubblica con migranti, datori di lavoro, sindacati, organizzazioni governative e associazioni per raccogliere suggerimenti. 
 
Infine, la Commissione prende atto del nuovo piano operativo di Triton. Questo prevede l’utilizzo di più uomini e mezzi, ma anche l’estensione dell’area di intervento dell’operazione di Frontex verso sud, fino a coprire l’area in cui operava Mare Nostrum. 
 
Ora la parola passa all'Europarlamento e, soprattutto al Consiglio Europeo. Per passare dalle parole ai fatti servirà infatti il sì della maggioranza dei governi degli Stati Membri, tutt'altro che scontato. 
 
 
Stranieriinitalia.it
 

Tabella 1: Relocation: Distribution key for Italy

 

Overall key

Allocation per Member State (24 000 applicants relocated)

Austria

3,03%

728

Belgium

3,41%

818

Bulgaria

1,43%

343

Croatia

1,87%

448

Cyprus

0,43%

104

Czech Republic

3,32%

797

Estonia

1,85%

443

Finland

1,98%

475

France

16,88%

4 051

Germany

21,91%

5 258

Hungary

2,07%

496

Latvia

1,29%

310

Lithuania

1,26%

302

Luxembourg

0,92%

221

Malta

0,73%

175

Netherlands

5,12%

1 228

Poland

6,65%

1 595

Portugal

4,25%

1 021

Romania

4,26%

1 023

Slovakia

1,96%

471

Slovenia

1,24%

297

Spain

10,72%

2 573

Sweden

3,42%

821

 

 Tabella 2: Relocation: Distribution key for Greece

 

Overall key

Allocation per Member State (16 000 applicants relocated)

Austria

3,03%

485

Belgium

3,41%

546

Bulgaria

1,43%

229

Croatia

1,87%

299

Cyprus

0,43%

69

Czech Republic

3,32%

531

Estonia

1,85%

295

Finland

1,98%

317

France

16,88%

2 701

Germany

21,91%

3 505

Hungary

2,07%

331

Latvia

1,29%

207

Lithuania

1,26%

201

Luxembourg

0,92%

147

Malta

0,73%

117

Netherlands

5,12%

819

Poland

6,65%

1 064

Portugal

4,25%

680

Romania

4,26%

682

Slovakia

1,96%

314

Slovenia

1,24%

198

Spain

10,72%

1 715

Sweden

3,42%

548

 

Tabella  3: Resettlement: Distribution key

 

Overall Key

Allocation per Member State (20 000 applicants resettled)

Austria

2,22%

444

Belgium

2,45%

490

Bulgaria

1,08%

216

Croatia

1,58%

315

Cyprus

0,34%

69

Czech Republic

2,63%

525

Denmark

1,73%

345

Estonia

1,63%

326

Finland

1,46%

293

France

11,87%

2 375

Germany

15,43%

3 086

Greece

1,61%

323

Hungary

1,53%

307

Ireland

1,36%

272

Italy

9,94%

1 989

Latvia

1,10%

220

Lithuania

1,03%

207

Luxembourg

0,74%

147

Malta

0,60%

121

Netherlands

3,66%

732

Poland

4,81%

962

Portugal

3,52%

704

Romania

3,29%

657

Slovakia

1,60%

319

Slovenia

1,03%

207

Spain

7,75%

1 549

Sweden

2,46%

491

United Kingdom

11,54%

2 309

 

 

 

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