in

Violenza sui migranti. Ong chiedono all’Onu di inviare osservatori a Ceuta e Melilla

Dieci Organizzazioni non governative: "Risolvere le gravi violazioni dei diritti umani dei migranti"

Roma, 26 marzo 2014 – Dieci Organizzazioni non governative hanno richiesto al Marocco di intercedere per l'invio di osservatori internazionali su entrambi i lati della frontiera delle enclavi spagnole di Ceuta e Melilla, per risolvere ''le gravi violazioni dei diritti umani'' dei migranti. In quanto uniche terre di confine fra l'Africa e l'Europa, Ceuta e Melilla sono prese d'assalto ogni giorni da centinaia di subsahariani che cercano di raggiungere il vecchio continente.

''Chiediamo al Consiglio nazionale dei diritti umani in Marocco e all'Onu di inviare degli osservatori internazionali a Ceuta e Melilla al fine di cercare di risolvere le violenze e le gravi violazioni dei diritti dei migranti'', si legge in un comunicato delle Ong.

 Tra le pratiche denunciate figura ''lo spostamento forzato'' dei migranti dal Marocco alla citta' di Rabat. Secondo le autorita' locali, al momento circa 30 mila immigrati clandestini si trovano al confine. La Caritas e' stata quindi costretta a ''chiudere definitivamente i battenti'' a causa del ''sovraffollamento senza precedenti'' del suo centro in quella che e' considerata come una grave crisi umanitaria.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Lo studio: nel 2025 sarà straniero il 6% dei pensionati

Spari contro gli scafisti. Il PD: “Il ministro della Difesa chiarisca”