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Zaia (Lega): “Esami obbligatori per la cittadinanza”

"E’ il punto di arrivo di un reale processo di integrazione” Venezia, 15 maggio 2010 – ”La famiglia e’ sempre stata e sara’ al centro della nostra attenzione e della nostra azione politica perche’ e’ il nucleo fondante della nostra societa’, cosi’ come comprensione e accettazione di diritti e doveri, cultura, storia e lingua del territorio sono presupposto essenziale per una reale integrazione e per ottenere lo status di cittadino”.

Con queste parole il presidente della Regione Veneto Luca Zaia commenta la dichiarazione congiunta del Pontificio Consiglio per i migranti e del Pontificio consiglio della famiglia a proposito dei ricongiungimenti familiari per gli immigrati.

”In uno dei paesi simbolo della democrazia occidentale, gli Stati Uniti d’America, gli immigrati che desiderano diventare cittadini statunitensi sostengono un vero e proprio esame. La cittadinanza – prosegue Zaia – non puo’ ridursi ad un mero atto amministrativo, ma nemmeno puo’ essere ostaggio dei comprensibili sentimenti di compassione verso difficili situazioni familiari. E questo, ancora una volta, e’ la nostra storia di emigranti che ce lo insegna.

E’ scritto anche nella Costituzione: i nuovi cittadini devono essere consapevoli della Nazione di cui intendono partecipare lingua, storia, civilta’. Prima di acquisire lo status di cittadino quindi occorre poter dimostrare la fedelta’ ai valori di fondo della nostra cultura. La cittadinanza non e’ il punto di partenza, ma il punto di arrivo di un reale processo di integrazione”.

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