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Zone rosse, arancioni e gialle: quali Regioni potrebbero cambiare colore domani

Roma, 3 dicembre 2020 – Il nuovo monitoraggio di domani sui dati relativi all’emergenza coronavirus potrebbe cambiare, ancora una volta la mappa colorata che suddivide in zone rosse, arancioni e gialle l’Italia. Pare che alcune Regioni, infatti, riescano a retrocedere nella classifica di rischio, passando così da zona rossa a arancione, o da arancione a gialla. Vediamo quali sono i territori che, molto probabilmente, potranno allentare le misure restrittive in vigore per limitare la diffusione del Covid-19.

Zone rosse, arancioni e gialle, quali Regioni allenteranno le misure restrittive

Domani è atteso non solo il nuovo decreto che ci farà scoprire come potremo affrontare il periodo di Natale, ma anche il report settimanale aggiornato dell’Iss sull’andamento della curva epidemiologica. Di conseguenza, verrà firmata dal ministro Speranza una nuova ordinanza che decreterà il cambio di colore delle zone rosse, arancioni e gialle in cui il rischio di contagio da coronavirus si è abbassato o alzato. Secondo quanto emerso fino adesso, sembra molto possibile che, in base agli ultimi dati relativi all’indice Rt, Toscana e Campania possano passare dalla zona rossa a quella arancione. Lo stesso destino dovrebbe toccare anche alla Val D’Aosta: già la scorsa settimana la Regione aveva protestato per la conferma a zona rossa, e ora potrebbe essere giunto il suo momento.

Probabilmente, anche l’Abruzzo riuscirà a uscire dalla zona rossa: il suo presidente Marco Marsili ha scritto una lettera al ministro Speranza chiedendo di ridurre i tempi di attesa, e di inserire la Regione nell’elenco delle zone arancioni in base agli ultimi dati.

Dalla fascia arancione a quella gialla

Emilia Romagna, Marche e Friuli Venezia Giulia, poi, dovrebbero passare dalla fascia gialla a quella arancione. Per l’Emilia Romagna, il suo presidente Stefano Bonaccini si è dimostrato molto fiducioso. Tanto da aver dichiarato di aspettare solamente “l’ufficialità: se accadrà è perchè nelle ultime due settimane le restrizioni hanno pagato. Avevamo un Rt a 1,64, ora è intorno a 1 e forse scenderà ancora”, ha sottolineato.

Riuscire a scendere di posizione nell’eleco delle zone d’Italia divise per colore, è sicuramente un successo. Significa poter allentare, sebbene non di molto, le restrizioni imposte per limitare il contagio da coronavirus. E, allo stesso tempo, permettere di fare un sospiro ai cittadini. Nelle zone rosse, infatti, a differenza di quelle arancioni e gialle non è possibile uscire se non per comprovate esigenze, necessità o motivi di lavoro. I bar, i ristoranti e i negozi al dettagli sono chiusi, mentre la didattica a distanza è imposta a partire dalla seconda media. Nelle zone arancioni, invece, è possibile spostarsi esclusivamente all’interno del proprio comune. I negozi sono aperti e gli studenti possono seguire le lezioni in presenza fino alla terza media. Infine, nelle zone gialle, i ristoranti e i bar sono aperti fino alle 18, e i negozi fino all’orario di chiusura. Inoltre, non ci sono vincoli sugli spostamenti tra un comune e l’altro.

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