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Luna A. Whibbe: “La mia musica è fusione, impossibile distinguere”

La sua voce raffinata accompagnata dalla chitarra interpreta temi e ritmi tradizionali su sonorità elettroniche. “Il mio primo concerto? Fu un disastro…”

Roma – 21 dicembre 2012 – "Attraverso la mia musica cerco di trasmettere quello che sono. La cultura brasiliana si più definire sincretica, per via della sua storia e per tutte le popolazioni che hanno contaminato quella terra attraverso le loro tradizioni. E io trovo una sintesi, un’ interpretazione di tutto quello che mi rappresenta usando le note, strumenti, parole  e fondendo diversi generi musicali.

Luna A. Whibbe è cantautrice, musicista e compositrice. Subito dopo la maturità a Rio De Janeiro si trasferita a Roma per studiare Scienze della Comunicazione. Ma dal suo primo esame fino alla laurea ha coltivato meticolosamente la sua dote innata per la musica.

"Vengo da una famiglia di artisti, mia madre e mio padre sono attori teatrali, anche io avrei voluto intraprendere un percorso simile al loro, ma ho dovuto abbandonare il sogno di recitare qui, perché non parlavo bene italiano e mi mancava la maturità artistica per il teatro performativo. Quindi ho invertito la rotta verso la musica, un altro elemento fondamentale della mia vita e soprattutto cultura, stimolata da diversi amici brasiliani".

Luna giovanissima inizia allora il suo percorso musicale lavorando sulla voce e imparando a suonare la chitarra, strumento che l'accompagna da sempre. "Ricordo il mio primo concerto in un locale a Roma, fu un vero disastro. Avevo vent'anni ero emozionantissima, con poca esperienza e tecnica nel padroneggiare il palco e gestire il gruppo, con cui tra l'altro non avevo fatto le prove. Mi vergognavo, piansi e dissi a tutti che non avrei mai più cantato".

E invece, per fortuna, a quella prima esperienza ne seguirono tante altre. Le creazioni di Luna hanno fatto parte di diverse colonne sonore e compilation come per Milano Fashion, Sister Bossa volume 4 e per il film Natale a Rio. "Io amo la musica in tutte le sue forme, per diversi anni ho preso parte ad un gruppo gospel multietnico in cui ho migliorato la mia tecnica vocale e mi ha permesso di approfondire le mie conoscenze. In questo momento però mi appassiona il genere elettronico”.

Dalla voglia di comporre brani con influenze drum & bass e dalla collaborazione con altri artisti è nato il disco Café Safado, i cui brani sono presenti in diverse compilation internazionali . “Attualmente stiamo lavorando per realizzare dei live da portare in giro per l'Italia, domenica prossima lo presenteremo a Radio Rai 1 e per l’occasione abbiamo composto una versione natalizia".

La parola d’ordine rimane “fusione”. “Oggi i miei testi parlano di storie e personaggi della mitologia con un linguaggio giovane accompagnato da melodie piacevoli ed orecchiabili. Mischiare generi musicali e diverse tradizioni è una mia caratteristica. Tutti questi elementi fanno parte di me ed influenzano quello che creo, ma non posso distinguerli e dividerli proprio perché fanno parte di me, della mia identità. Li ho assorbiti”.

Samia Oursana
 

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