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Mista Tolu e Nell Precious: “Politici svegliatevi e fate largo ai giovani”

Wake up, il nuovo video dei due rapper.  "Serve un ricambio non solo generazionale, ma anche culturale, le persone devono capire che il mondo sta cambiando"

Roma – 10 aprile 2013 – Svegliatevi, e fatelo subito perché cosi non si può più andare avanti.

È il messaggio che i due rapper Mista Tolu e Nell Precious, giovani artisti cresciuti qui, figli di immigrati nigeriani, inviano ai politici Italiani da parte dei giovani di seconda generazione.  Il loro ultimo video, “Wake up!” (Svegliatevi!),  vuole rappresentare la voce di una nuova Italia, quella sveglia e piena di stimoli.

Secondo Mista Tolu e Nell Precious, i giovani Italiani, inclusi quelli di seconda generazione, sono attivi, diversi dai “bamboccioni” raffigurati dai media.

Con questo video “sogniamo di regalare un volto ed una voce a tutti i nostri fratelli e sorelle ‘invisibili’ nella società italiana,” dicono.

Chiedono ai politici di svegliarsi perché i giovani della seconda generazione sono “stanchi di passare inosservati.”

“Wake up!” è anche un messaggio di speranza per una società migliore, dove discriminazione, razzismo, ecc non hanno spazio. “In fondo abbiamo speranza – dicono Mista Tolu e Nell Precious – e sappiamo che le cose cambieranno.”

Nella seguente intervista Mista Tolu spiega l’importanza di coinvolgere i giovani nella gestione della società e perché i politici devono smettere di ignorare la presenza dei giovani di seconda generazione.

Mista Tolu, nella canzone “Wake up!” chiedete alla società Italiana di dare spazio ai giovani. Secondo te perché i giovani Italiani non hanno ancora il loro spazio nella società?

Sento molta gente affermare che l'Italia è un paese per vecchi, e sinceramente questa cosa la vedo quotidianamente, basta guardare la classe politica, le scuole, dove il ricambio generazionale è un’utopia, oppure basta semplicemente guardare la scena musicale, è facile giungere alla conclusione che le posizioni importanti sono sempre occupate da gente di una certa età, e per i giovani ci sono davvero poche, pochissime possibilità.

Quale ruolo vorreste giocare nella società?

Il nostro è quello di apportare un ricambio non solo generazionale, ma anche culturale, illuminare le persone su come il mondo sta cambiando.

“Wake up!” sembra un richiamo al risveglio soprattutto ai politici. Che cosa dovrebbero vedere che oggi non vedono, e che cosa dovrebbero fare, che oggi non fanno?

Semplice, dovrebbero vedere che le cose fino adesso non sono andate per niente bene, molte persone hanno raggiunto l'apice della sopportazione, questo perché non viene lasciato alcuno spazio alla gente che avrebbe idee nuove per apportare qualche cambiamento.

Più semplicemente posso dire che dovrebbero farsi da parte e lasciare lo spazio a menti nuove, fresche.

Qual è il tuo messaggio ai giovani di seconda generazione?

Secondo me dovrebbero rendersi conto della loro responsabilità capendo che questo paese è davvero in una fase critica, dove è davvero necessario anche il loro aiuto. Non scappate via tutti quanti!

I giovani di seconda generazione spesso lottano per il diritto alla cittadinanza, ma raramente parlano di razzismo. Non siete mai vittime di razzismo?

Sinceramente, nonostante certi episodi da dimenticare, posso dire che in Italia non prende piede il razzismo violento simile a quello descritto da molti film americani del passato, piuttosto si parla di un razzismo subdolo, ipocrita fatto dai piccoli gesti, per questa ragione è difficile che faccia scalpore, e soprattutto è difficile che se ne parli sui giornali o in televisione.

Inoltre si può dire che vige una forma di razzismo istituzionale, si può dire che in certi casi quello è addirittura più frustrante del razzismo vero, quando vedi che la legge spesso e volentieri ti impedisce di essere nella posizione per cercare di realizzare i tuoi sogni, diventa un problema. Per alcuni un grandissimo problema.

Chi sono “i nostri fratelli e sorelle "invisibili" nella società italiana”?

I ragazzi, stranieri e non, che come me sono cresciuti qua in Italia. Se fai un giro in alcune delle città del nord, ti accorgi dell'incredibile quantità di persone di origine extra-europea che vivono qua in Italia. Nonostante questa cosa, se apri un giornale o accendi la TV, vedi una raffigurazione dell'Italia che è totalmente "bianca", purtroppo a parte Mario Balotelli non esistono molti esempi di ragazzi di origine straniera che abitano in Italia, e se esistono, sono proporzionalmente molto pochi. Come dico sempre, fatevi un giro a Brescia per capire.

Come possiamo renderli visibile?

Bella domanda, io e Nell Precious cerchiamo di farlo con la nostra musica. Credo che le cose cambieranno quando i media cominceranno ad offrire una raffigurazione reale della società italiana del 2013, cambierà quando Mario Balotelli o El Shaarwy non saranno più gli unici esempi di ragazzi di seconda generazione presenti in Italia. Siamo tra loro ma non vogliono rendersene conto. Wake up!

di Stephen Ogongo Ongong’a
TheAfricanews.com

 

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