di Ejaz Ahmad (giornalista e mediatore culturale) Roma – 19 gennaio 2009 – Arriva la crisi economica, molte persone perderanno il posto e si sta lavorando per salvare l’Italia da questa tempesta.
Molti immigrati saranno colpiti o stanno pagando il prezzo della crisi. Gli italiani hanno il diritto di essere disoccupati, gli immigrati no, perché per rinnovare il permesso di soggiorno devono dimostrare di avere un lavoro fisso.
Quattro milioni di cittadini stranieri che lavorano e pagano le tasse in Italia sono stati già esclusi dalla social card e ora rischiano anche di pagare fino a duecento euro per il permesso di soggiorno, contro i settanta euro attuali. Pensate cosa vorrà dire per una famiglia di tre o quattro persone, che quando andranno a rinnovare il permesso di soggiorno spenderanno un capitale.
E le classi separate nelle scuole pubbliche? Creeranno in Italia un esempio vivo di discriminazione razziale, qualcosa che ricorda l’apartheid ed è una vergogna per un Paese democratico. Sono mediatore culturale nelle scuole e vi posso assicurare che i bambini apprendono il 90% della lingua italiana dai loro coetanei, il 10% dagli insegnanti e in questo processo imparano anche la solidarietà e la diversità.
Sono venuto in Italia 19 anni fa, avevo scelto questo Paese per la libertà e l’uguaglianza. Ma gli immigrati non votano e perciò non sono interessanti per il governo, noi non abbiamo una voce politica forte, né parlamentari o dirigenti nella società italiana.
In America è stato eletto un presidente afroamericano, in Germania i Verdi hanno un leader di origine turca, in Olanda, dopo l’assassinio di Van Gogh, Rotterdam ha scelto un sindaco marocchino. Mentre il mondo diventa sempre più meticcio, in Italia abbiamo fatto un pacchetto sicurezza che blocca il percorso dell’immigrato verso la cittadinanza. Dovremmo chiamarlo pacchetto razzismo.
Ejaz Ahmad (giornalista e mediatore culturale)