Roma, 15 giugno 2022 – Il bonus di 200 euro “una tantum”, così chiamato perché riconosciuto una volta sola, è una misura di sostegno introdotta dal Decreto Aiuti (D.L. 50/2022), per far fonte al rincaro delle bollette e riservato a tutti i lavoratori, disoccupati e pensionati con reddito sotto una certa soglia.
Il reddito minimo per l’ammissione al beneficio non è stato indicato dal Decreto, quindi è presumibile che sia fissato a 35.000,00 euro, come per altre tipologie di bonus. Unica precisazione riguarda i lavoratori dipendenti, i quali potranno percepire il bonus solo se la retribuzione mensile è inferiore a 2.692,00 euro.
Per i lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), la somma sarà versata direttamente dal datore di lavoro, quando ricorrono i requisiti di reddito e salvo che il lavoratore dichiari di non volersene avvalere, nella busta paga di luglio.
Il bonus verrà riconosciuto per una sola volta, a prescindere dal numero di contratti di lavoro in essere e quindi anche se il lavoratore ha diversi impieghi; tuttavia la somma potrà essere richiesta ad un solo datore di lavoro.
Successivamente, sarà il datore di lavoro a recuperare la cifra versata dall’INPS.
Ugualmente i pensionati riceveranno, secondo le indicazioni dell’Inps, direttamente senza necessità di presentare domanda (in questo caso dall’Istituto stesso) e sempre che soddisfino i requisiti reddituali.
Quanto ai lavoratori domestici (colf e baby-sitter compresi): anche questa categoria pare compresa tra i beneficiari del bonus in oggetto, con l’unica differenza che – diversamente dagli altri dipendenti- la somma di 200 euro dovrà essere richiesta e solo successivamente potrà essere erogata direttamente dall’Inps.
Tuttavia le modalità di richiesta del bonus da parte di questi lavoratori devono essere ancora rese note dall’Inps, che a breve dovrebbe pubblicare le istruzioni per la presentazione della domanda mediante una piattaforma apposita.
I requisiti del lavoratore domestico per richiedere il bonus:
- aver stipulato contratto di lavoro domestico con firma antecedente al 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del Decreto Legge;
- Possedere un reddito minimo: sono esclusi dalla valutazione del reddito gli assegni familiari/assegno unico/ indennità di accompagnamento / TFR/retribuzioni arretrate…;
- Possedere le credenziali SPID (l’identità digitale richiesta per comunicare con la Pubblica Amministrazione) o la CIE (Carta d’identità Europea).
La domanda, in questo caso, potrà essere presentata personalmente online oppure con l’assistenza di un Patronato, ma sarà comunque necessario avere le credenziali SPIE/ CIE (carta d’identità elettronica).
Articolo realizzato per Stranieri in Italia da: Federica Merlo, avvocato