Roma, 16 novembre 2022 – L’assegno sociale è una prestazione economica che viene riconosciuta, su domanda, a persone in età avanzata, oltre i 67 anni di età, e che versano in condizioni di disagio economico perché privi di un reddito o con reddito inferiore ad una soglia determinata dalla legge e aggiornata ogni anno (per il 2021 fissata in 6.085,43 € per il reddito personale, in 12.170,86 per le persone coniugate).
Si tratta quindi di una misura di sostegno, erogata in 13 mensilità dell’importo di 468,28 euro, prevista per coloro che non possono evidentemente cercare un impiego, anche ad integrazione di ulteriori pensioni, proprio in ragione dell’età.
Chi può presentare domanda: non solo gli stranieri lungo soggiornanti. Richiesta comunque residenza di 10 anni
Possono accedere all’assegno sociale i cittadini italiani, comunitari (iscritti all’anagrafe del Comune di residenza) e stranieri con permesso di soggiorno anche a tempo determinato, purchè dimostrino di risiedere in Italia da almeno 10 anni.
NOTA: Possono comunque accedere a tale misura anche i cittadini stranieri o apolidi titolari dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria.
REDDITO: I LIMITI E COME CALCOLARLO
Il richiedente deve essere privo di un reddito o percepire a tale titolo una somma inferiore alla soglia stabilita di anno in anno dalla legge.
L’assegno sociale, il cui importo mensile sarà quindi di 468,28 € per un totale di 13 mensilità, sarà riconosciuto in misura intera se il cittadino italiano o straniero non percepiscono alcun reddito, mentre verrà corrisposta una somma pari alla differenza tra l’assegno stesso e il reddito percepito, se questo è comunque inferiore al limite di legge.
Ai fini del calcolo del reddito non si considerano:
trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni sui trattamenti stessi;
la casa di proprietà, se il richiedente ci abita;
le competenze arretrate soggette a tassazione separata;
le indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
l’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915-1918;
gli arretrati di lavoro dipendente prestato all’estero.
Articolo realizzato per Stranieri in Italia da: Federica Merlo, avvocato