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Cittadinanza. Come funziona il giuramento per diventare italiani?

Buongiorno, avevo chiesto la cittadinanza italiana e finalmente stamattina è arrivato il decreto di concessione. Quali sono i prossimi passi da fare? 

 

30 giugno 2016 – Una volta terminata favorevolmente l’istruttoria della domanda di cittadinanza, l’autorità italiana competente emana il provvedimento di concessione della cittadinanza italiana che deve essere notificata all’interessato entro 90 giorni dalla ricezione della stessa da parte della Prefettura.

Una volta che l’interessato ha il decreto di concessione con sé, deve presentarsi al Comune di residenza per poter fare il giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana. La formula da pronunciare è: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato”.

Si rammenta che se l’interessato non presta il giuramento entro 6 mesi dalla data di notifica, il decreto di concessione della cittadinanza non ha nessun effetto. Ciò vuol dire che decorso quel periodo, il decreto non avrà più validità e l’interessato dovrà ripresentare la domanda per la cittadinanza, producendo nuovamente tutta la documentazione, anche quella proveniente dall’estero. 

 

Ogni Comune prevede un iter da seguire nonché della documentazione e dei costi da coprire per poter fare il giuramento.  È importante informarsi, quindi, con l’Ufficio di Stato Civile del proprio Comune le date disponibili per il giuramento, gli eventuali costi da coprire e le marche da bollo da portare nonché la documentazione da produrre il giorno del giuramento sia in originale che in fotocopia. 

In generale, per poter fare il giuramento, l’interessato deve presentarsi all’Ufficio di Stato Civile, portando con sé il decreto di concessione della cittadinanza assieme al permesso di soggiorno e al documento d’identità. Inoltre, se ci sono dei figli minorenni nati all’estero effettivamente conviventi con il richiedente, sarà necessario produrre i permessi di soggiorno dei figli così come i loro certificati di nascita, legalizzati per l’uso in Italia e tradotti all’italiano con la successiva legalizzazione della traduzione. Con quest’ultimo passaggio, la cittadinanza italiana viene riconosciuta anche ai figli minori conviventi con il genitore neocittadino.

Il giuramento non è altro che il momento in cui il cittadino si impegna, mediante la lettura dello stesso, a rispettare tutti i doveri e diventa portatore dei diritti concessi ai cittadini italiani. Tutti i cittadini italiani sono uguali dinanzi alla legge, indipendentemente dal fatto che siano cittadini italiani dalla nascita oppure naturalizzati.

Dal giorno dopo del giuramento, si diventa effettivamente cittadini italiani e si può cambiare la carta d’identità al Comune, restituire il permesso di soggiorno alla Questura e richiedere il rilascio del passaporto italiano alla Polizia di Stato. A volte, quando le generalità sul cognome cambiano con l’acquisto della cittadinanza italiana, è necessario recarsi anche all’Agenzia delle Entrante per richiedere la correzione del proprio codice fiscale.

 

D.ssa Maria Elena Arguello

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