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Coesione familiare: di cosa si tratta e quali requisiti sono richiesti? L’esperto risponde

Roma, 22 settembre 2023 – La coesione familiare è il procedimento mediante il quale ad un cittadino straniero viene permesso di restare in Italia in deroga alla normale procedura, per mantenere la propria unità familiare con altra persona regolarmente soggiornate (o cittadina italiana/comunitaria).

Il diritto in questione, tuttavia, richiede comunque in capo al familiare che la esercita il possesso dei requisiti per il ricongiungimento familiare, ovvero:

  • Che il richiedente la coesione familiare deve essere cittadino italiano / comunitario oppure cittadino regolarmente soggiornante con permesso della durata di almeno un anno (elencati all’art.28, comma 1, T.U. Immigrazione), anche in fase di rinnovo;
  • Il familiare per cui si chiede il permesso deve altro permesso scaduto da non più di un anno o aver fatto ingresso regolare (visto) da non più di un anno, provabile.
  • Dimostrazione di un rapporto di parentela rientrante nell’elenco di cui all’art. 28 t.u., mediante certificazione tradotta e legalizzata o munita di apostille;
  • Possesso dei requisiti di reddito ed alloggio previsti dalla Legge in capo al soggetto regolare / cittadino italiano o familiare che esercita il diritto alla coesione familiare (€ 6.542,51 euro annui, ossia 503,27 euro mensili) con gli aumenti di cui all’art. 29.

E’ utile ricordare che il reddito minimo indicato non è richiesto in caso di titolare di permesso per asilo politico/protezione sussidiaria e che, comunque, in tutti i casi, il reddito complessivo può essere calcolato sommando anche quello di eventuali altri familiari conviventi.

Articolo realizzato per Stranieri in Italia da: Federica Merlo, avvocato

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