in

Come entrare in Italia per lavoro stagionale?

Ho letto che si sono riaperti i flussi d’ingresso per gli stagionali e vorrei venire a lavorare in Italia. Come si fa?

L’ingresso in Italia per motivi di lavoro stagionale, al pari di quello per lavoro subordinato, è regolato dal decreto flussi con il quale il Governo dispone annualmente il numero massimo di cittadini stranieri residenti all’estero da ammettere nel nostro Paese.
Il decreto flussi stagionale stabilisce, quindi, la quota massima di cittadini extracomunitari che possono entrare in Italia per instaurare un rapporto di lavoro a carattere stagionale con un privato o con un’azienda.

Settori stagionali e durata contratto
Il lavoro stagionale è quello svolto, per un determinato periodo dell’anno, esclusivamente nei settori agricolo e turistico alberghiero.
Il nulla osta al lavoro stagionale ha una validità minima di 20 giorni e massima di 9 mesi, decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto di soggiorno,  e viene rilasciato dallo Sportello Unico per la durata corrispondente a quella del lavoro stagionale richiesto.
In questo arco di tempo è possibile cambiare datore di lavoro, purchè si resti nell’ambito del settore stagionale.

Attenzione
La possibilità di presentare domanda tramite decreto flussi stagionale non è rivolta a tutti i lavoratori extraue residenti all’estero ma solo ai cittadini provenienti da Stati con i quali l’Italia ha stipulato particolari accordi bilaterali di cooperazione in materia migratoria o a coloro che sono stati titolari di un permesso di soggiorno per lavoro stagionale negli anni precedenti.
Per l’anno 2009 la quota di lavoratori extracomunitari stagionali da ammettere in Italia per le particolari esigenze del settore turistico e per la raccolta dei prodotti agricoli ammonta a 80.000 unità ripartite tra le Regioni e le Province autonome. Il decreto prevede che sono ammesse solo le domande relative a:
– lavoratori subordinati stagionali di Serbia, Montenegro, Bosnia-Herzegovina, ex Repubblica Yugoslava di Macedonia, Croazia, India, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka e Ucraina, Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia ed Egitto;
– nonché ai cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno per lavoro subordinato stagionale negli anni 2006, 2007 o 2008.
N.B.
Prima di inviare la domanda occorre verificare che la nazionalità del lavoratore che si vuole assumere rientri tra quelle elencate nel decreto flussi stagionale.

La procedura
Il datore di lavoro, italiano o straniero regolarmente soggiornante, o le associazioni di categoria interessati ad assumere un cittadino extraUe residente all’estero possono presentare una richiesta di autorizzazione al lavoro allo Sportello Unico per l’immigrazione scegliendo, in alternativa, tra quello della provincia: di residenza del datore di lavoro; dove ha sede legale l’azienda; dove si svolgerà il lavoro.
Le domande di nulla osta al lavoro stagionale per l’anno 2009 possono essere presentate (a partire dalle ore 8 del 15 aprile 2009 e fino alle ore 24 del 31 dicembre 2009) esclusivamente con modalità informatiche collegandosi al sito del Ministero dell’Interno (
www.interno.it).

La procedura seguita per il lavoro stagionale è la stessa prevista per il lavoro subordinato, con modalità semplificate in ordine ai tempi di rilascio (20 giorni al posto di 40) e in merito ad alcune verifiche interne (non è previsto il controllo del Centro per l’Impiego sull’eventuale disponibilità di lavoratori già presenti in Italia).
Una volta ricevuta la domanda, lo Sportello Unico la trasmette alla Questura (la quale verifica l’assenza di motivi ostativi al rilascio del nulla osta) e alla Direzione Provinciale del lavoro  (la quale verifica la congruenza della capacità economica del datore di lavoro) per i pareri di competenza.
Acquisiti i pareri positivi di Questura e DPL, lo Sportello Unico convoca il datore di lavoro per il rilascio del nulla osta e per la firma del relativo contratto di soggiorno. Contestualmente al rilascio del nulla osta l’operatore dello Sportello Unico lo invia telematicamente alla rappresentanza diplomatica italiana nel Paese di residenza del lavoratore.
Ritirato il nulla osta il datore di lavoro deve inviarlo in originale al lavoratore il quale deve presentarsi presso la rappresentanza diplomatica italiana per la richiesta del visto d’ingresso munito del passaporto in corso di validità.
Entro 8 giorni dall’ingresso in Italia il lavoratore straniero deve recarsi presso lo Sportello Unico per sottoscrivere il contratto di soggiorno e contestualmente deve inviare alla Questura competente, tramite kit postale, la richiesta del permesso di soggiorno per lavoro stagionale.

Il Permesso di soggiorno
Il permesso di soggiorno per lavoro stagionale consente di svolgere solo l’attività per la quale è stato rilasciato, non  consente di esercitare altre attività autonome o subordinate.
Non è possibile rinnovare, oltre i 9 mesi, il permesso di soggiorno per lavoro stagionale né è possibile convertire in motivi di lavoro subordinato il primo permesso di soggiorno rilasciato.
Alla scadenza del periodo autorizzato al lavoro stagionale, quindi, il cittadino extraue deve rientrare regolarmente nel suo Paese di origine.

Diritto di precedenza nell’anno successivo
Il lavoratore stagionale, se ha rispettato le condizioni indicate nel permesso di soggiorno rientrando nel proprio Stato alla scadenza del permesso di soggiorno, ha diritto di precedenza per il rientro in Italia nell’anno successivo per ragioni di lavoro stagionale, rispetto ai cittadini del suo stesso Paese che non abbiano mai fatto regolare ingresso in Italia per motivi di lavoro stagionale.

Conversione del permesso di soggiorno
Il cittadino straniero che entra per lavoro stagionale il secondo anno consecutivo, e che durante il primo anno abbia rispettato tutti i termini di legge,  potrà convertire il permesso di soggiorno stagionale in un permesso per motivi di lavoro subordinato non stagionale, ma solo nell’ambito delle quote previste nel decreto flussi.

La richiesta di conversione potrà essere presentata direttamente dal lavoratore allo Sportello Unico utilizzando la procedura telematica, solo in seguito alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto flussi per lavoro subordinato

 Rosanna Caggiano

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Ferrero: “Bene Fini, ma la legge è tutta da cambiare”

Telefonate internazionali, operatori mobili a caccia nel mercato etnico