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Decreto flussi 2021: quali sono le eccezioni al rilascio del nulla osta per le pratiche ancora pendenti? L’esperto risponde

Roma, 4 agosto 2022 – Il Decreto Legge 73/2022, nel disporre che entro 30 giorni dalla sua entrata in vigore vengano rilasciati i nulla osta per le domande presentate nell’ambito dei Flussi 2021, prevede comunque delle eccezioni.

Infatti, pur ammettendo il rilascio del nulla osta al lavoro in mancanza dei pareri circa elementi impeditivi, di competenza dell’Ispettorato del Lavoro e della Questura, il Decreto specifica anche che:

  • qualora dopo il rilascio del nulla osta o del visto vengano accertati elementi ostativi, questi potranno essere revocati;
  • ottenuto il nulla osta sarà possibile assumere anche stranieri irregolari già presenti in Italia, purchè vi sia prova della presenza al 1° maggio 2022.

É importante sapere tuttavia che in questa seconda ipotesi, simile all’emersione del 2020, potrebbero emergere elementi ostativi successivamente all’assunzione, poiché sarà lo Sportello Unico davanti a cui verrà firmato il contratto di soggiorno ad effettuare le verifiche del caso. Quindi, in caso di successivo accertamento di elementi ostativi, potrà conseguire anche la risoluzione del rapporto di lavoro eventualmente instaurato.

Occorre precisare però che il rilascio del nulla osta non è comunque ammissibile per alcune categorie di stranieri, che non potranno quindi essere nemmeno regolarizzati con la seconda modalità.

É il caso dei cittadini stranieri che siano stati destinataria di decreti di espulsione per motivi di ordine e sicurezza pubblica o con sentenze penali a carico per determinati reati. Inoltre, come nel caso dell’emersione del 2020, i procedimento penali o amministrativi relativi all’ingresso e soggiorno irregolare in Italia saranno sospesi ed estinti in caso di esito positivo della regolarizzazione, ovvero una volta ottenuto il rilascio del permesso di soggiorno.

Articolo realizzato per Stranieri in Italia da: Federica Merlo, avvocato

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