Buongiorno, volevo sapere che cosa mi può succedere se non presento la dichiarazione dei redditi. Quali sono le sanzioni previste?
Roma – 29 gennaio 2013 – In Italia la legge prevede l’obbligo di fare annualmente la dichiarazione dei redditi a qualsiasi persona che percepisce un guadagno, sia da lavoro autonomo che da lavoro dipendente, come per esempio le colf. Tale dichiarazione va fatta allo Stato e rappresenta il resoconto dei guadagni percepiti nell’anno di riferimento. Ad esempio, i guadagni ricavati nel 2011 dovevano essere dichiarati nel 2012, quindi il 730 o modello Unico 2012 non è altro che il resoconto dei profitti 2011.
In base al reddito dichiarato si calcola la percentuale fissata dalla legge per il pagamento delle imposte, quindi un maggiore guadagno rappresenta un maggiore importo da versare allo Stato. Secondo la norma fiscale, però, soltanto chi non supera la soglia minima stabilita (circa 8 mila euro), non ha l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi.
La dichiarazione dei redditi, in base al tipo di modello (730, Unico) e al tipo di lavoro, va presentata da aprile a settembre. Si fa comunque sempre in tempo a presentarla, con la sanzione ridotta, entro il mese di dicembre. Oltre questo periodo la dichiarazione si ha come non fatta, quindi "omessa".
Nel caso in cui si omette, quindi, di presentare la dichiarazione dei redditi, sono previste delle sanzioni amministrative che variano in base ai giorni di ritardo. Ad esempio, se la dichiarazione dei redditi avviene con un ritardo superiore a 90 giorni dalla data di scadenza per la presentazione (oltre il mese di dicembre) la sanzione è compresa tra il 120% e il 240% dell’importo totale delle imposte dovute, e, comunque, non può essere inferiore a 258 euro. Se il ritardo, invece, è inferiore a 90 giorni, l’interessato può procedere al pagamento spontaneo della sanzione ridotta di 25 euro (d.lgs. 471/1997).
In alcuni casi, quando i redditi guadagnati nell'anno di riferimento sono abbastanza alti, la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi rappresenta un reato penale, con la reclusione da 1 anno e 6 mesi fino a 5 anni, a seconda della gravità del reato stesso. Gli illeciti punibili sono la mancata dichiarazione di un reddito lordo superiore a € 77.468,53; oltre all’omessa dichiarazione o mancato versamento dell’IVA per un importo superiore ai € 50.000,00. Sono punibili, anche, la distruzione o l’occultamento di documenti contabili, così come la dichiarazione infedele o fraudolenta, mediante uso di fatture false o di altri documenti per operazioni inesistenti, reato meglio noto come “frode”. (d.lgs. 74/2000).
D.ssa Maria Elena Arguello