Anni fa ho avuto una espulsione dall’Italia. Vorrei tornare ma mi hanno detto che prima devo verificare se il mio nome è inserito in un archivio della polizia. Come posso sapere se ancora risulto segnalato?
10 dicembre 2014 – Con l’abolizione delle frontiere interne, i Paesi che fanno parte dell’area Schengen hanno istituito un sistema d’informazione unico utile non solo al controllo dell’ingresso delle persone nel territorio Schengen ma indispensabile anche per la sicurezza del territorio dei Paesi membri.
Questo sistema si conosce per la sua abbreviazione S.I.S. che vuol dire “Sistema d’Informazione Schengen” e si tratta di un archivio comune a tutti gli Stati membri dello spazio Schengen, creato con allo scopo di mantenere un livello di sicurezza soddisfacente, dove vengono inseriti, tra le varie informazioni, anche i nominativi delle persone espulse da uno dei Paesi membri.
Nel dettaglio, infatti, nel sistema vengono archiviati i nominativi delle seguenti categorie:
- persone ricercate o sorvegliate dai servizi di polizia,
- persone scomparse o che debbono essere poste sotto protezione, in particolare i minori,
- persone non cittadine di uno Stato membro dello spazio Schengen alle quali è vietato entrare nel territorio Schengen.
Per garantire la protezione dei dati, agli interessati, siano questi cittadini comunitari o meno, vengono riconosciuti i seguenti diritti:
- diritto di accesso alle proprie informazioni, archiviate nel SIS,
- diritto di rettifica quando i dati sono archiviati in base ad un errore di diritto o materiale,
- diritto di proporre un’azione alle autorità competenti per ottenere la rettifica o la cancellazione dei dati errati, così come un eventuale indennizzo.
Detto ciò, nella fattispecie, l’interessato ha diritto a richiedere informazione in merito alla segnalazione del proprio nominativo nel S.I.S. La richiesta deve essere avanzata in maniera scritta in una delle seguente lingue: italiano, inglese, francese o tedesco. Nel caso in cui il diretto interessato non può presentare personalmente la richiesta, può delegare una terza persona. È indispensabile, comunque, allegare alla domanda la fotocopia di un documento di riconoscimento del diretto interessato, il quale deve essere in corso di validità, cioè non scaduto. Inoltre, all’interno del testo della richiesta, bisogna indicare un recapito dell’interessato (preferibilmente un indirizzo postale) dove quest’ultimo vuole ricevere la risposta.
In prima istanza, la richiesta scritta deve essere inviata tramite posta al Ministero dell’Interno italiano, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, precisamente al seguente indirizzo:
Ministero dell’ Interno – Ufficio Coordinamento e Pianificazione FF.PP.
Divisione N.SIS
Via Torre di Mezzavia, 9
00173 Roma
Nel caso in cui non sia fornita una risposta soddisfacente, l’interessato può proporre reclamo al Garante per la protezione dei dati personali, inviando sempre una lettera iscritta, al seguente indirizzo:
Garante per la protezione dei dati personali
Piazza Monte Citorio, n. 121
00186 Roma.
Si ricorda, infine, che prima di rientrare nell’area Schengen, lo straniero colpito da un decreto di espulsione deve richiedere l’autorizzazione al rientro prima di tornare effettivamente in Italia.
D.ssa Maria Elena Arguello