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Cassazione: deride e non soccorre persona di colore, aggravante discriminazione razziale

Corte di Cassazione, Quinta Sezione Penale, Sentenza n. 38217 del 07 ottobre 2008

Roma, 8 ottobre 2008 – E’ di ieri la sentenza della Cassazione secondo la quale è "evidente" la finalità di discriminazione razziale dell’azione di chi deride persona di colore, azione idonea a far sorgere sentimento di disprezzo motivato da motivi razziali.

Ma vediamo in breve la dinamica dell’accaduto: il ricorrente – a bordo di una vettura insieme ad altri 4 amici –  vista una persona di colore in difficoltà sul ciglio della strada, già precedentemente investita da un pirata, invece di fermarsi a prestargli soccorso, come elementari principi di solidarietà avrebbero imposto, urlava schiaccio il negro, costringendo lo stesso a riparare sul vicino marciapiede.

La condotta, del tutto ingiustificata e connotata da indubbia gravità (esclusa comunque l’accusa di tentato omicidio), è da considerarsi aggravata da motivi di discriminazione razziale, costituendo chiara manifestazione di disprezzo ed avversione nei confronti di una persona di colore, e integrando per questo motivo l’aggravante di cui all’art. 3 della legge 205 del 1993.

Secondo la Cassazione, proprio la valutazione discriminatoria di inferiorità della persona di colore rendeva legittimo, per il ricorrente, utilizzare quella persona come semplice oggetto di un gioco pericoloso.

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