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Cassazione: “No alla condizionale per chi mente sull’identità”

Linea dura dei giudici di legittimità contro chi fornisce false generalità. Niente patteggiamento per una nomade slava recidiva

ROMA – Non ci si può fidare di un nomade che in passato è già stato pizzicato più volte a infrangere la legge e in ogni occasione ha fornito generalità diverse. Con precedenti di questo tipo la sospensione condizionale della pena non va concessa.

Con questo ragionamento, la VI sezione penale della Cassazione ha accettato il ricorso presentato dal Procuratore generale della Corte di Appello di Bologna dopo che il Tribunale di Modena aveva concesso patteggiamento e sospensione della pena a una nomade di origine slava condannata per il furto in un appartamento. Era la quinta volta che la donna veniva arrestata in flagrante e a conti aveva fornito agli inquirenti cinque diversi nomi, anni e luoghi di nascita.

La presunzione del giudice che il colpevole in futuro righi dritto, è condizione indispensabile, secondo il codice penale, per concedergli la condizionale. Il procuratore generale definiva quindi "illogica" la decisione del tribunale, perché "l’incertezza sull’effettiva identità dell’imputata, già condannata o denunciata con diverse generalità, si pone in insanabile dissidio con la possibilità di ritenere a ragione veduta che si asterrà dal commettere ulteriori reati".

Una tesi sposata anche dai giudici della Cassazione con la sentenza numero 39852 del 29 ottobre 2007 secondo i quali nei confronti di "un soggetto straniero che non risulti avere stabile dimora in Italia, che non sia completamente identificato e che sia già stato condannato o denunciato anche con diverse generalità" non si può formulare "un giudizio prognostico favorevole". Questo giudizio, infatti, "ai sensi dell’art. 164 del codice penale deve essere fondato in modo particolare sulla personalità dell’imputato al fine di confortare la presunzione di ravvedimento in cui detto giudizio prognostico si concretizza".

La sentenza del tribunale di Modena, quindi, è stata annullata, e il processo a carico della donna andrà rifatto. Senza sconti.

(29 ottobre 2007)

EP

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