10 milioni di euro per le anagrafi dove c’è stato un boom. Serviranno anche a formare il personale Roma – 25 settembre 2009 – Con l’allargamento dell’Unione Europea, molti comuni italiani hanno registrato un boom di residenti comunitari, soprattutto romeni e polacchi.
Al di là dei nuovi arrivi, le statistiche sono schizzate verso l’alto con l’emersione di chi, prima che il suo Paese entrasse nell’Ue, viveva in Italia senza permesso di soggiorno. Ne sanno qualcosa gli uffici anagrafici, dove dalla primavera del 2008, con l’entrata in vigore delle nuove regole sulla circolazione e il soggiorno in Italia dei cittadini europei, questi ultimi si devono iscrivere.
Per sostenere il nuovo sforzo dei Comuni, sono stati stanziati fino a 10 milioni di euro per il 2009, e due giorni fa è arrivato in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero dell’interno con i criteri di ripartizione. I contributi non arriveranno a pioggia, ma entreranno soprattutto nelle casse dei Comuni che hanno avuto un boom iscrizioni.
In particolare, il 60% verrà distribuito in "proporzione all’incremento del numero di cittadini dell’Unione europea residenti in ciascun comune, calcolato sulla base dei dati ISTAT al 31 dicembre 2007 e al 31 dicembre 2008”. Il resto, spiega ancora il decreto, servirà invece “allo svolgimento di corsi di aggiornamento del personale addetto ai servizi anagrafici”.
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