Recepita una direttiva europea. Ingresso senza visto per chi già studia in un altro Paese Ue
ROMA – Diventa più facile entrare in Italia per gli studenti extraue e per chi partecipa a programmi di volontariato, grazie a un decreto legislativo approvato alla fine di luglio dal governo e pubblicato ieri in gazzetta Ufficiale che dà attuazione a una direttiva europea sulle "condizioni di ammissione dei cittadini di Paesi terzi per motivi di studio, scambio di alunni, tirocinio non retribuito o volontario".
Il decreto (che entrerà in vigore il 2 ottobre) modifica il Testo Unico sull’immigrazione, stabilendo che chi ha un permesso per studio rilasciato da un altro Paese dell’Unione può entrare in Italia per proseguire gli studi o integrarli, senza necessità di chiedere il visto di ingresso. Ciò è consentito solo nell’ambito di un programma di scambio comunitario o bilaterale con il Paese di origine oppure quando lo straniero sia stato autorizzato a soggiornare per almeno due anni, per motivi di studio, in un altro Paese Ue.
Via libera anche all’ingresso e al soggiorno in Italia per i maggiorenni ammessi a frequentare istituti di istruzione secondaria superiore e corsi di formazione tecnica superiore, oppure corsi di formazione professionale e tirocini formativi. Sempre per motivi di studio potranno entrare minori almeno quindicenni ma solo "in presenza di adeguate forme di tutela" e minori almeno quattordicenni che parteciperanno a programmi di scambio o altre iniziative culturali.
Altra modifica importante riguarda il rinnovo del permesso per studio, perchè viene finalmente messa nero su bianco la possibilità di iscriversi a un corso di laurea diverso da quello per cui si è fatto ingresso in Italia. In questo caso però ci vorrà anche un’autorizzazione dell’Università.
Gli ingressi dei volontari stranieri in Italia verranno invece regolati da un decreto che ne fisserà ogni anno un contingente massimo. Sarà l’organizzazione promotrice del programma di volontariato a stipulare una convenzione con il cittadino straniero, a sottoscrivere una polizza per le spese sanitarie e a garantire le per spese di viaggio e di soggiorno, dopodichè chiederà il nulla osta all’ingresso allo Sportello Unico per l’immigrazione. Arrivato il via libera, lo straniero potrà entrare in Italia e farsi rilasciare un permesso di soggiorno.
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(18 settembre 2007)
Elvio Pasca