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Alicja, regina del sorriso: “Mamma e manager? Si può fare…”

 Szpyrka dirige già due cliniche odontoiatriche a Roma, ora raddoppia a Varsavia. Però ha iniziato con una “Clinica delle leggi” dedicata agli immigrati

 

 

Roma – 5 novembre 2015 – Giovane, bella, colta, ambiziosa e gran lavoratrice. È identikit di Alicja Szpyrka, 36enne polacca, direttrice di 2 cliniche odontoiatrice a Roma e di altre 2 che stanno per aprire i battenti in Polonia.

Alicja è cresciuta tra Hrubieszów e Poznań in Polonia. In Italia è arrivata 15 anni fa. La sua esperienza ormai decennale nel campo l’ha maturata accanto all’ex marito  italiano, dentista di professione. È una di quelle persone che non stanno ferme mai e che riescono a fare in pochi anni ciò che in media altri fanno nell’arco di decenni. 

Otto anni fà è diventata mamma, ma nonostonate ciò non ha smesso mai di lavorare e in più è riuscita a conciliare tutti i suoi impegni con gli studi.  In tempo record si è laureata in giurisprudenza presso l’ Università  Europea di Giurisprudenza ed Amministrazione (Europejska Wyższa Szkoła Prawa i Administracji w Rzymie) e poco dopo è diventata direttrice della clinica a Roma Tiburtina e successivamente anche di quella a Guidonia. Ora arrivano altre due che stanno per essere inaugurate a Varsavia.

Dobbiamo anche aggiungere che ai tempi dell’ università Alicja gestiva anche un’ altra clinica, anche se un po’ più particolare.  Si chiamava Clinica delle Legge (Klinika Prawa) ed era uno sportello, presso il quale i polacchi immigrati in Italia potevano ottenere gratuitamente consulenza legale dagli studenti di giurisprudenza.  

Volere è potere” dice Alicja a Naszswiat.net, il portale dei polacchi in Italia.”Di certo non sono la persona più riposata del mondo – aggiunge scherzosamente- ma soddisfatta sì! Ogni cosa ha il suo prezzo”. 

All’intervistatrice che le chiede “come si fa a conciliare la vita lavorativa con la maternità?” replica con semplicità: “Ma dai, non è una domanda che si fa tra mamme polacche. Questa capacità noi polacche ce l’abbiamo nel dna e mi pare che entrambe siamo un esempio”. 

Danuta Wojtaszczyk

Naszswiat.net

 

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