La polacca Dehmel vive e crea nella Capitale. “La sensibilità può essere una benedizione o una maledizione, per me è importante essere positivi”
Roma – 2 novembre 2011 – Justyna Dehmel ha 36 anni, dal 2004 vive a Roma. In Polonia si è laureata in architettura di interni presso „Academy of Visula Arts” di Poznań, dove si è specializzata in restauro e dorature. Ha esposto le sue opere in Polonia, Olanda, Germania, Svizzera e, naturalmente, in Italia.
A Roma è venuta per approfondire la storia dell’arte e si innamorata della città. “È caotica, affollata e rumorosa durante il giorno, ma allo stesso tempo magica, accogliente e calda durante la notte. Amo le passeggiate serali nella città antica, non si può essere indifferenti alla bellezza” dice a Naszswiat.net.
Dal 2011 collabora con la galleria La Pigna, che appartiene alla Unione Cattolica Artisti Italiani (UCAI) per la quale ha partecipato a giugno alla mostra collettiva “Le stanze dell’arte” svoltasi nelle sale storiche del Palazzo Pontificio Maffei Marescotti a Roma. Anche una mostra dedicata a Karol Wojtyla ha ospitato un’installazione di questa artista.
“La mia avventura con la galleria “La Pigna” iniziò subito dopo la beatificazione di Giovanni Paolo II e anche attraverso questo evento. In quel periodo ho lavorato negli uffici dell’Opera Romana Pellegrinaggi, il dicastero vaticano incaricato di organizzare la cerimonia e l’accettazione di pellegrini, dove mi occupavo di traduzioni e coordinamento delle informazioni” racconta.
Dehmel fin dalla prima infanzia era appassionata di arte. “Da bambina disegnavo sempre e creavo statuine con la plastilina. Poi mi sono appassionata della doratura delle icone e alla fine ho cominciato fare le copie delle opere dei artisti come Van Gogh, Picasso, Modigliani, Botero, Warhol, de Lempicka, Dali e soprattutto Gustav Klimt” dice.
Guardando le sue opere ci si può accorgere che Justyna tratta tanti argomenti. La sua arte non è specifica. “Sono costantemente in ricerca, mi piace osservare i paesaggi, altri artisti e faccio tantissime foto. Spesso succede che ispirazione arriva all’improvviso nel sonno oppure durante un viaggio”.
Essere artista straniero in Italia non è sicuramente facile. “Penso che in generale non è facile essere un artista, una persona con sensibilità e modo di vedere il mondo specifici. Questa può essere una benedizione oppure una maledizione – dipende dal punto di vista. Per me è importante essere creativi e positivi di ciò che la vita ci porta” conclude Justyna.
Justyna Dehmel: Tu nie można być obojętnym na piękno (Naszswiat.net)
Danuta Wojtaszczyk