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Nasz Świat alla ricerca dei polacchi scomparsi in Italia

Il giornale della comunità in italia e la fondazione Itaka di Varsavia ne hanno già trovati ventiquattro. “Molti fanno perdere le loro tracce quando pensano di aver fallito”

 

Roma – 27 maggio 2011 – Con l’adesione della Polonia all’Unione europea nel 2004, è molto cresciuto il numero di cittadini polacchi che si recano all’estero in cerca di lavoro. Quando però l’avventura finisce male e chi pensava di fare fortuna si ritrova senza soldi per mantenersi o vittima di soprusi, è facile che faccia perdere le sue tracce.

“Molti si vergognano di ammettere che non sono riusciti a trovare un buon lavoro. Andare all’estero era la loro ultima occasione per migliorare la situazione finanziaria della famiglia. Spesso si sono indebitati e non potendo restituire i soldi tagliano i ponti” dice Monika Sternik, della Fondazione Itaka – Centro delle Persone Scomparse  di Varsavia.

Su 1.365 persone la cui scomparsa è stata segnalata a Itaka nel 2010, sono 270 quelle disperse all’estero, la maggior parte nel Regno Unito, Germania, Olanda e Italia. Per evitare che questo fenomeno cresca la Fondazione ha organizzato una campagna sociale chiamata BEZPIECZNA PRACA (Lavoro sicuro) e ha aperto  una linea telefonica + 48 22 654 70 70 dove gli operatori rispondono per 365 giorni all’anno 24 ore su 24.

“Vogliamo contrastare la tratta degli esseri umani e il lavoro forzato, ma anche ridurre il numero di sparizioni tra chi va all’estero. Vogliamo informare chi parte su come prepararsi, come comportarsi in caso di emergenza e a quale ente rivolgersi per un aiuto. Rispondiamo sia alle persone che stanno all’estero sia ai loro famigliari in Polonia” spiega Sternik.

Con Itaka collabora Nasz Swiat, il quindicinale dei polacchi in Italia, anche attraverso il suo sito Naszwiat.net. “Abbiamo una sezione con le foto e altre informazioni sui polacchi che dovrebbero essere in Italia e dei quali non si sa più nulla” dice la caporedattrice Danuta Wojtaszczyk. “Chiediamo ai lettori di inviarci segnalazioni per ritrovare queste persone e poi le giriamo a Itaka perché le verifichino”.

L’iniziativa ha permesso già di risolvere ventiquattro casi. Su 20 persone segnalate come scomparse in Italia nel 2010, attraverso gli appelli di Itaka e Nasz Świat ne sono state ritrovate nove, una delle quali era deceduta. L’ anno scorso si sono risolti anche altri 15 casi di sparizione segnalati negli anni precedenti ( tre le persone morte).

“In Polonia ci sono tante famiglie disperate, siamo orgogliosi di poter dare loro una mano. Lanciamo anche un appello anche a chi è qui in Italia e vuole far perdere comunque le sue tracce: dica che è vivo e che sta bene, almeno allevierà parte del dolore dei suoi cari” conclude Danuta Wojtaszczyk.

Anna Malczewska

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