in

Polacchi in Italia, pochi alle urne per scegliere il nuovo Presidente

Hanno votato solo in duemila, su una comunità di oltre 100 mila persone. Il 24 maggio il ballottaggio,ma bisogna iscriversi alle liste

 
Roma – 14 maggio 2015  – Nessuna corsa alle urne per i polacchi in Italia. Domenica scorsa solo in pochi hanno deciso di partecipare all’elezione del loro nuovo presidente della Repubblica. 
 
A seconda delle stime, in Italia risiedono tra i 110 e i 140 mila cittadini polacchi. Come tutti i connazionali sparsi per il  mondo, possono votare (di persona o per corrispondenza) soltanto coloro che si iscrivono, entro date stabilite, alle liste elettorali tenute dalle rappresentanze diplomatiche. 
 
Al primo turno delle presidenziali, tra i consolati di Roma e Milano, risultavano iscritte  2692 persone, appena il 2% dei residenti in Italia. Quelle che si sono effettivamente presentate a votare sono ancora di meno: 2232, l’ 83% degli aventi diritto. 
 
Il più votato tra i polacchi in Italia è stato Andrzej Duda, il candidato del partito di destra Diritto e Giustizia (PiS), che ha ottenuto il 48,52% delle preferenze. Secondo posto all'attuale presidente Bronisław Komorowski,  con il 27,87%, mentre Paweł Kukiz è arrivato terzo con il 12,72%. 
 
Duda e Komorowski, che sono stati i più votati anche in Polonia, il 24 maggio si contenderanno nel ballottaggio la poltrona di Presidente.
 
L’iscrizione alle liste elettorali all’ estero non è complicata. Si  può fare online, per telefono, via e-mail o con un fax al consolato di competenza. E poi si può votare di persona, oppure per corrispondenza.
 
Chi ha già partecipato al primo turno delle elezioni non deve riscrivere si di nuovo per il ballottaggio: è già nella lista. Chi  invece non ha votato prima, ma vuole partecipare al balottaggio ha tempo fino al 21 maggio per iscriversi al voto di persona, mentre le iscrizioni per il voto per corrispondenza scadono oggi, 14 maggio. 
 
Naszswiat.net
 

 

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 3 Media: 1.7]

Profughi. Cir: “Bene l’Agenda Ue, così meno morti nel Mediterraneo”

Permesso di soggiorno a Sobuj Khalifa, l’immigrato che ha salvato una donna nel Tevere