Siglato un protocollo di collabotazione tra la Uil e il Ministero del lavoro , famiglia, protezione sociale e anziani della Romania. "Un ulteriore passo per garantire i diritti e le tutele ai lavoratori"
Roma – 6 luglio 2015 – Un accordo tra sindacati italini e governo romeno per aprire le porte e dare opportunità anche agli immigrati romeni che vivono in Italia.
Lo hanno siglato il 24 giugno scorso a Roma, presso ’Ambasciata di Romania, il Ministro Delegato per il Dialogo Sociale in Romania Liviu Marian Pop, il Presidente dell’Ital Uil Gilberto De Santis, e i Segretari Generali di UilFpl e Feneal Uil Giovanni Torluccio e Vito Panzarella. Si tratta di un Accordo quadro di associazione sopranazionale volto ad attuare politiche e buone pratiche per la promozione del mercato del lavoro romeno.
“L’obiettivo dell’accordo quadro di associazione sopranazionale – si legge nel testo – é la cooperazione e la collaborazione per rinforzare le politiche e le pratiche riguardo al mercato del lavoro sotto la prospettiva del dialogo sociale, come pure per rinforzare la capacità degli attori sul mercato del lavoro rumeno (organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro, servizi pubblici, ONG) di implicarsi attivamente nella promozione dell’occupazione e dell’inclusione sociale dei giovani, degli anziani ed altre categorie di gruppi vulnerabili, con l’implementazione delle politiche puntate sulla loro occupazione.”
Panzarella spiega che “la firma del protocollo, è parte di un percorso di collaborazione teso a sostenere in Romania politiche di sviluppo economico, produttivo e sociale per la creazione di un moderno modello di relazioni industriali.”
Il segretario ricorda che il 30% dei lavoratori nelle costruzioni è straniero e che la metà di questi è di nazionalità romena e aggiunge “un ulteriore passo per garantire i diritti e le tutele ai lavoratori, anche una volta rientrati in Romania, che apre la strada alla realizzazione di progetti specifici con il Ministero del Lavoro romeno per l’affermazione di buone prassi a garanzia dell’accesso regolare al settore e contro il fenomeno del dumping sociale.”
Anna Balea
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