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Tradizioni romene. I ragazzi portano in scena la şezătoare

A Tivoli uno spettacolo rievoca la vita in un villaggio, con oggetti, usi e costumi del folklore. Alexandru Purcaru, uno dei protagonisti: "Tocca a noi trasmettere il tesoro che abbiamo ereditato"

Roma – 5 giugno 2013 – Serata dedicata alle tradizioni romene: domenica, 2 giugno, a Tivoli, davanti a un pubblico di quasi 300 persone, è andato in scena lo spettacolo "Sezatoarea Florilor" – “L’incontro dei Fiori”.

Nella bellissima cornice della Sala delle Scuderie Estensi, si sono esibiti i piccoli del gruppo "Timpul culorilor" e i giovani romeni del gruppo "Nepsis"- Daruind vei dobandi" della Parocchia ortodossa romena. Lo spettacolo teatrale ha evocato la vita in un villaggio romeno, con tutti gli oggetti e gli usi specifici.

La "şezătoare" è un'usanza romena tipica: soprattutto d'inverno, le contadine e i contadini si riunivano a casa di uno di loro e lavoravano insieme: chi torceva la lana con il fuso, chi cuciva, chi tesseva i tappetti al telaio.  

Mentre si lavorava, ci si divertiva dicendo degli indovinelli che coinvolgevano giovani e adulti. Altre attività di intrattenimento erano legate alla continuità della tradizione orale: si cantava, si imparavano le poesie e le "ballade" dai nonni e si facevano gli scherzi.

Uno dei due protagonisti, Alexandru Purcaru (16 anni), racconta il suo impegno per mantenere vive le tradizioni del suo paese, anche a 2000 km da casa:

“Sono cresciuto nelle campagne di Piatra Neamt, nella Moldova romena, ma da qualche anno mi sono trasferito in Italia con mia madre. Il costume che indosso ha quasi 100 anni, ed è da tre generazione nella nostra famiglia..  Lo indossava mio padre. Durante le feste natalizie andava per le strade del villaggio con il ballo dei “căiuţi” (cavallini). Mio padre ci ha lasciati qualche anno fa, questo è il modo per ricordarmi di lui, ma non solo. Purtroppo molti giovani romeni si vergognano delle loro radici. Io, invece, ne parlo con i miei compagni di classe e credo che tocca ora a noi mantenere e trasmettere alle prossime generazioni il tesoro folcloristico, così puro e bello, che abbiamo ereditato”.

Gli organizzatori della serata sono state le Associazioni Spirit Romanesc sede operativa di Guidonia ed Europaeus e gli invitati speciali: Steluta Floristean cantante di folklore romeno e il Gruppo Plai Mioritic con una suite di balli tradizionali.
 

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