Il 28 ottobre alle urne a Napoli, Roma e Milano per le elezioni parlamentari in patria, ma bisogna iscriversi entro il 22. Sfiducia nella politica e difficoltà burocratiche potrebbero però portare a una bassa affluenza ai seggi
Roma – 17 ottobre 2012 – Anche gli ucraini in Italia, una comunità di circa duecentocinquantamila persone, sono chiamati a eleggere il Parlamento che guiderà il loro Paese per i prossimi 5 anni.
Potranno esprimere il loro voto (per la prima volta solo a una lista e senza preferenza per un singolo candidato) il 28 ottobre dalle 8.00 alle 20.00 in tre seggi elettorali allestiti presso i consolati. A Roma, in via Monte Pramaggiore 13; a Milano, in Via Ludovico di Breme 11; a Napoli, in via G.Porzio, 4, Centro Direzionale, isola B3.
Chi vuole andare alle urne dovrà però registrarsi preventivamente al consolato e quindi essere inserito nelle liste elettorali. Chi non lo ha ancora fatto può presentare una domanda alla commissione elettorale presso una delle tre sedi di voto entro e non oltre il 22 ottobre.
Anche se gli ucraini in Italia sono tantissimi, solitamente pochi di loro vanno a votare. Tra i motivi dell’astensione c’è una certa sfiducia nei confronti della classe politica ucraina, considerata poco attenta nei confronti dei migranti, che pure sono i maggiori investitori in patria. E pensare che durante la Rivoluzione arancione si organizzavano anche pullmann per andare ai seggi.
C’è poi proprio la burocrazia legata alla iscrizioni nelle liste elettorali. Bisogna presentarsi infatti due volte personalmente all’ufficio elettorale, a proprie spese, la prima per iscriversi e la seconda per votare. Problema che potrebbe risolversi con la possibilità di iscriversi a distanza.
Altra cosa che tiene gli ucraini lontani dalle urne è la paura di risultare negli elenchi dell’Agenzia delle Entrate ucraina e di essere costretti a pagare le tasse sui beni guadagnati qui. In realtà tra l’Italia e l’Ucraina è stato sottoscritto un accordo per evitare la doppia tassazione, ma a molti i dettagli non sono chiari e quindi, nel dubbio, non vogliono rischiare.
Gazetaukrainska.com, il portale degli ucraini in Italia, ha fatto un sondaggio tra i lettori per capire se parteciperanno alle elezioni. Solo il 41% non ha dubbi e andrà a votare. Tra quelli che non voteranno, il 24.6% ritiene che il suo voto non conti nel risultato finale, il 12.7% punta il dito contro i problemi burocratici, il 7.5% cita problemi finanziari o organizzativi, il 6% non vuole dichiarare la sua presenza all’estero, il 4.5% si dice poco informato, il 3.7% adduce altri motivi.
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Marianna Soronevych