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Permessi di soggiorno. Ecco il testo della riforma

Documenti validi due anni, tre dopo il rinnovo. Chi ha perso il lavoro avrà almeno un anno di tempo per trovarne un altro. La bozza scritta dal governo

 

Roma – 29 febbraio 2012 – Pubblichiamo la bozza della riforma dei permessi di soggiorno scritta dal governo, che diventerà un emendamento a uno dei provvedimenti all’esame del Parlamento.

Tra le altre cose, prevede che i permessi per lavoro subordinato durino, al primo rilascio, due anni, sia se si ha un contratto a tempi indeterminato sia se si ha un contratto a tempo determinato. In quest’ultimo caso, oggi, vengono rilasciati permessi validi solo un anno.

Un ulteriore allungamento della durata è previsto al momento del rinnovo. L’emendamento prevede infatti  che i permessi per lavoro (autonomo e subordinato) e per motivi familiari  possano essere rinnovati con una validità di tre anni.

Nessun accenno, nella bozza, alla tassa sui permessi di soggiorno, che a quanto pare rimarrà così com’è. Allungando la validità dei documenti verrà però diluito il suo impatto sulle tasche degli immigrati.

Chi ha perso il lavoro avrà anche almeno il doppio del tempo, rispetto a oggi, per trovarne un altro. Potrà infatti rimanere iscritto alle liste di collocamento (con un permesso per attesa occupazione) almeno per un anno, e comunque per tutta la durata di eventuali prestazioni di sostegno del reddito, come ad esempio la cassa integrazione.

Scarica la bozza dell’emendamento

EP

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