in

300mila domande, la regolarizzazione è finita

Centinaia di migliaia gli esclusi, che ora rischiano condanne severe. Per chi ce l’ha fatta, inizia l’attesa
Roma – 1 ottobre 2009 – Si ferma a 300mila domande il bilancio della regolarizzazione di colf e badanti extracomunitarie, che si è chiusa alla mezzanotte di ieri. Anche se con questi numeri è difficile parlare di un flop, è evidente che centinaia di migliaia di famiglie e lavoratori sono rimaste nel sommerso.

Alle 18 di ieri, le domande arrivate al Viminale erano 286mila. La maggior parte dei moduli sono stati richiesti a Milano (53 mila, il 15% del totale) Roma (39 mila), Napoli (28 mila) e Brescia (13 mila), mentre ucraini (44 mila, il 13% del totale), marocchini (41 mila) e moldavi (30 mila) guidano la classifica per nazionalità.

Secondo le Acli,  il 30 e il 40% delle famiglie interessate alla regolarizzazione hanno rinunciato a presentare domanda. Hanno pesato i limiti di reddito e di l’orario minimo di 20 ore, ma soprattutto, sottolinea l’associazione, “quando prendevano atto dei costi effettivi del rapporto di lavoro e dei diritti conseguenti spettanti ai lavoratori, le famiglie tornavano sui propri passi”.

Gli esclusi dalla regolarizzazione da oggi rischiano grosso. Chi dà lavoro a un irregolare  va incontro a una condanna per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina  e a sanzioni per decine di migliaia di euro, colf e badanti senza permesso possono invece essere punite per il reato di ingresso e soggiorno illegale in Italia (multe da 5 a 10mila euro) ed espulse.

Per quanti hanno presentato la domanda, inizia invece una lunga attesa. Sportelli Unici per l’immigrazione e Questure sono già impegnati con flussi di ingresso e ricongiungimenti familiari, hanno montagne di arretrati e ancora attendono rinforzi. Nelle province con più richieste, ci vorrà certo più di un anno prima di poter firmare il contratto e chiedere, finalmente, il permesso di soggiorno.

Elvio Pasca

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Regolarizzazione. Giovanardi: “Flop? Non si sa di cosa si parla”

Colf e badanti, contributi entro il 10