I datori di lavoro dovranno pagare dal 21 agosto il contributo di 500 euro per ciascun lavoratore tramite il modello F24
ROMA, 10 agosto 2009 – Un mese per presentare la domanda (dall’1 al 30 settembre), un contributo forfetario di 500 euro, un rapporto di lavoro in atto dal 1 aprile di quest’anno come requisito d’accesso, certificato dallo stesso datore di lavoro cui spetta la presentazione della domanda: sono confermati nella circolare congiunta dei ministeri dell’Interno e del Welfare i requisiti per la regolarizzazione di colf e badanti.
Nel documento, inviato ai prefetti e all’Agenzia delle Entrate, sono elencate le disposizioni sugli adempimenti da compiere per l’emersione di un lavoratore extracomunitario, che precisano l’indicazione contenuta nel decreto legge anticrisi.
Ma cosa succede a chi viene ‘sorpreso’ dalle forze di polizia senza permesso fino al 1 settembre, giorno in cui sara’ possibile iniziare a presentare le domande? ”Dall’entrata in vigore della legge e fino al 30 settembre – risponde il capo del Dipartimento delle liberta’ civili e immigrazione del Viminale, prefetto Mario Morcone – sono sospesi i procedimenti penali e amministrativi. Quindi chi si trova ad avere un rapporto di lavoro domestico o di badante puo’ liberamente uscire, spiegando che il suo datore di lavoro presentera’ la domanda in tempo utile”.
REGOLARIZZAZIONE, LE SPIEGAZIONI DEL MINISTERO DELL’INTERNO
Come spiega il Viminale, si tratta di un procedimento esclusivamente on line che sarà attivo sul sito del Ministero dell’Interno dal 1° al 30 settembre prossimo, attraverso il quale la posizione dei cittadini extracomunitari privi di titolo di soggiorno, impiegati presso le famiglie come lavoratori domestici di sostegno al bisogno familiare (colf) o come assistenti di persone affette da patologie o handicap (badanti), potrà essere regolarizzata.
A partire dal 21 agosto – sottolineano dal Ministero dell’interno – i datori di lavoro dovranno pagare il contributo di 500 euro per ciascun lavoratore tramite il modello F24, reperibile presso gli sportelli bancari o postali, oppure on line già dai prossimi giorni su www.interno.it o sui siti dell’Agenzia dell’entrate, del ministero del Lavoro e dell’Inps.
È necessario, inoltre, acquistare una marca da bollo di 14,62 euro, il cui codice a barre telematico verrà richiesto durante la compilazione della domanda.
Requisiti per l’emersione
Lavoro di sostegno al bisogno familiare – Colf
Possono presentare la domanda i datori di lavoro in possesso di un reddito annuo, per il 2008, non inferiore a 20 mila euro (se famiglia monoreddito).
Il reddito del nucleo familiare, invece, non potrà essere inferiore a 25 mila euro se i soggetti conviventi che percepiscono reddito sono più di uno.
Si può presentare una sola domanda per ciascun nucleo familiare.
Assistenza a persone affette da patologie o handicap – Badanti
Possono presentare la domanda i soggetti in grado di dimostrare la limitazione dell’autosufficienza – propria o della persona per cui si richiede l’assistenza – al momento in cui è sorto il rapporto di lavoro, tramite la documentazione rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale.
Per i cittadini in precedenza riconosciuti invalidi, invece, sarà sufficiente presentare la documentazione di invalidità civile. Si possono presentare massimo due domande per nucleo familiare. Nel caso in cui si presentino due domande per assistere la stessa persona, la certificazione medica dovrà attestarne la necessità.
Ciascun nucleo familiare può, quindi, chiedere la regolarizzazione di massimo tre lavoratori (1 colf e 2 badanti).
Presentazione della domanda on line
Il datore di lavoro potrà presentare la domanda, esclusivamente in via telematica, attraverso il sito internet del Ministero dell’Interno – www.interno.it. Dal sito, infatti, sarà possibile scaricare il programma per l’accesso al modulo che dovrà essere compilato ed inviato entro il 30 settembre 2009. È possibile, eventualmente, compilare la domanda, salvarla ed inviarla successivamente, ma sempre entro la data stabilita. Nella sezione dedicata saranno disponibili, inoltre, il manuale d’uso ed un servizio di help desk per supportare l’utente nella compilazione. Inoltrato il modulo, il sistema informatico invierà una e-mail di conferma all’indirizzo di posta elettronica dell’utente che ha effettuato la richiesta. La data effettiva della dichiarazione sarà quella indicata nella e-mail. La ricevuta sarà disponibile all’interno del sito nell’area “elenco domande inviate” e potrà essere stampata successivamente alla ricezione della e-mail di conferma. È importante che il datore di lavoro consegni una copia della ricevuta al lavoratore per attestare l’avvenuta presentazione della domanda di emersione.
Il supporto dei comuni
I datori di lavoro potranno richiedere assistenza ai Comuni per la compilazione e la spedizione delle dichiarazioni di emersione in via informatica. I comuni, quindi, potranno scaricare i moduli, acquisire notizie sullo stato delle pratiche relative alle procedure di emersione ed informare i cittadini ai quali abbiano assicurato l’assistenza.
Cosa succede dopo
Dal 1° ottobre 2009 lo Sportello Unico per l’Immigrazione riceverà le domande. Acquisito il parere della Questura su eventuali motivi ostativi al rilascio del permesso di soggiorno, il datore di lavoro ed il lavoratore saranno convocati per: la verifica delle dichiarazioni rese per via informatica nella domanda di emersione; l’acquisizione delle documentazioni reddituali o sanitarie necessarie; la verifica dell’avvenuto versamento del contributo di 500,00 euro; la verifica del codice identificativo dell’imposta di bollo (codice a barre telematico). Successivamente si procederà alla stipula del contratto di soggiorno attraverso la sottoscrizione dell’apposito modello da parte del datore di lavoro e del lavoratore. Al lavoratore verrà consegnato il modello 209 da presentare, per la richiesta del permesso di soggiorno, con le consuete modalità, all’Ufficio Postale. Presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione saranno, inoltre, presenti operatori INPS per consentire al datore di lavoro di effettuare la comunicazione obbligatoria di assunzione direttamente sul posto.
La brochure che spiega le procedure ai cittadini
Il Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno e il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali hanno realizzato una brochure, una sorta di ‘come fare per’ dedicato ai cittadini, che spiega in modo chiaro, completo, efficace e sintetico in cosa consiste la procedura per l’emersione del lavoro irregolare di colf e badanti cittadini extracomunitari, fornisce tutte le informazioni che occorre conoscere, indica il ruolo e le competenze degli Sportelli unici per l’immigrazione.
ATTENZIONE: Per quanto riguarda l’emersione del lavoro nero di colf e badanti di nazionalità italiana o comunitaria, è l’Inps l’ente pubblico competente. La procedura relativa sarà attiva sul sito www.inps.it. Entro breve tempo sarà pubblicata anche una circolare dell’Inps.
Stefano Camilloni