Niente più contratto di soggiorno, niente più modello Q, chiunque, dal 15 novembre 2011 vuole assumere un cittadino extracomunitario deve scaricare il modello UNILAV ed inviarlo al Centro per l’Impiego, o all’Inps nel lavoro domestico.
Il noto “contratto di soggiorno” è frutto della legge Bossi Fini del 2002 la quale, modificando il testo unico sull’immigrazione (D. Lgs. 286/98), ha introdotto l’obbligo, in capo ai datori di lavoro di
compilare il “modello Q” e di spedirlo con raccomandata e ricevuta di ritorno allo Sportello Unico per l’Immigrazione della sede di svolgimento del rapporto di lavoro.
Si ricorda che solo chi assumeva un cittadino extracomunitario titolare di un permesso di soggiorno per lavoro doveva ottemperare a tale prescrizione di legge.
Si trattava non solo di un adempimento formale ma di una vera e propria dichiarazione del datore che si obbligava a fornire un alloggio idoneo al lavoratore, nonché ad accollarsi le eventuali spese di rimpatrio nel caso di interruzione del rapporto di lavoro.
Obblighi solo scritti su “un pezzo di carta” poiché, nei fatti, non esisteva alcun meccanismo coercitivo per l’adempimento di tali obblighi. I rimpatri dei cittadini extracomunitari divenuti poi irregolari aggravavano le casse del Ministero (un tempo coperte dal Fondo rimpatri soppresso anni or sono).
Solo un ulteriore aggravio per le Questure che, tra le mille scartoffie, dovevano richiedere copia del modello nonché esibizione della ricevuta dell’invio e della cartolina postale di ritorno. Così i tempi di rinnovo si allungavano ancora di più perché spesso la cartolina di ritorno non perveniva al mittente e non sempre era facile ottenere dall’ufficio postale l’attestazione sostitutiva della ricevuta di ritorno, una specie di duplicato, e farsi accettare dalla Questura una tale attestazione.
Da novembre scorso, in un quadro di semplificazione degli adempimenti in materia di lavoro, dove quasi tutto ormai si fa telematicamente, come pagare i contributi delle colf ovvero presentare un ricorso all’Inps, la raccomandata va contro tendenza.
Niente più contratto di soggiorno, niente più modello Q, chiunque, dal 15 novembre 2011 vuole assumere un cittadino extracomunitario deve scaricare il modello UNILAV ed inviarlo al Centro per l’Impiego, o all’Inps nel lavoro domestico, almeno 24 ore prima dell’inizio del rapporto di lavoro (anche se festivo).
L’Unilav non sostituisce il modello Q, il datore di lavoro era comunque tenuto all’invio telematico, oggi però rimane ancora in capo al datore l’obbligo delle eventuali spese di rimpatrio e quello di garantire una idonea sistemazione alloggiativa.
Avv. Mascia Salvatore