I giudici di Roma hanno dato ragione a un senegalese. Non è stato servito, ora avrà 5mila euro di risarcimento
Roma – 18 luglio 2008 – Rifiutare di servire un cittadino extracomunitario al bar è un atto di discriminazione. Lo ha stabilito il Tribunale civile di Roma pronunciandosi su un ricorso proposto da un cittadino senegalese. Quest’ultimo si è rivolto ai giudici dopo che si era visto rifiutare da una barista della capitale una bevanda che aveva già pagato.
Secondo quanto reso noto dai suoi legali, il senegalese “aveva atteso invano che qualcuno si degnasse di servigli la bibita ordinata, mentre clienti entrati successivamente venivano prontamente serviti. Alle sue rimostranze, il barista aveva risposto lanciando sul bancone i soldi pagati per la bibita, dicendo ‘di gente come lui non abbiamo bisogno qui”.
Il tribunale civile ha condannato il proprietario del bar a risarcire con 5mila euro il danno subito dallo straniero.
a.i .