Le vittime sono due minori marocchini. Il sindaco: “non vogliamo essere etichettati come paese razzista”.
Casazza (Bergamo) – Due episodi di razzismo, a distanza di poche ore, si sono susseguiti a Casazza, paese con 3500 abitanti, il 14% dei quali sono immigrati.
Il dodicenne Alif, origini marocchine ma residente in Italia da ormai sette anni, è stato vittima di cori razzisti dopo aver vinto una gara scolastica di atletica, lo scorso sabato. La sua premiazione è stata, infatti, caratterizzata dai fischi e dai “Buu” dei coetanei sugli spalti.
“Ero contento per la gara – ha raccontato Alif – ma mi dispiace per quello che è successo, anche perché con i miei compagni di classe vado d’accordo. Solo quelli più grandi, qui in paese, ogni tanto mi danno fastidio”.
Dal momento che alla competizione erano presenti circa 300 ragazzi delle scuole medie di tre paesi vicini, il preside della scuola, Giovan Battista Campana, ha ipotizzato che si tratti più di rivalità tra scuole, che di episodio di razzismo. Più dura, invece, l’opinione di alcuni degli insegnanti della scuola: “ Che si sia trattato di campanilismo, che sia stato qualcosa di peggio,[…] l’episodio è stato spiacevole. – ha detto la docente Susanna Zaffaroni – Nella vita, non solo nello sport, è fondamentale il rispetto dell’altro, sia esso un rivale, uno straniero, quello che volete”.
Aggredito anche un altro ragazzo
Più grave l’evento accaduto la sera dopo, quando un amico di Alif (sempre marocchino residente a Casazza) ha avuto la peggio, affrontando un giovane violento.
L’aggressione ha avuto luogo agli autoscontri del paese: quando un diciannovenne lo ha definito “negro di m… mangiabanane”, il ragazzo ha a quel punto risposto: “sono contento di esserlo”, scatenando la furia dell’altro che lo ha colpito alla testa con una bottiglia rotta .
Alla vittima sono stati messi alcuni punti di sutura alla testa e al collo: il giovane è molto spaventato e adesso ha una grande paura ad uscire di casa e raccontare quello che è successo.
Interrogato su entrambi gli episodi accaduti nel paesino, il sindaco di Casazza, Giacomo Del Bello ha dichiarato: “Gli immigrati sono da noi tanti, il 14% dei residenti. Ma tutti hanno un lavoro e una casa. Non ricordo tensioni o episodi di intolleranza.[…] Se i fatti sono accaduti così come sono stati riferiti noi li condanniamo, ma non vogliamo nemmeno essere etichettati come paese razzista”.
15 maggio 2007
Pierpaolo Festa