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Discriminazioni: dati allarmanti da un’indagine svolta in provincia di Parma

Alto tasso di discriminazione verso gli immigrati. Ecco i motivi

Parma- Sono preoccupanti i dati emersi da un rapporto condotto dal Centro di Osservazione provinciale sulle discriminazioni. L’indagine svolta, è stata chiamata: "Tra razzismi quotidiani e discriminazioni istituzionali. La percezione della discriminazione tra gli immigrati nella provincia di Parma".

La ricerca è stata svolta tra dicembre 2005 e dicembre 2006, attraverso le testimonianze di 180 persone straniere, intervistate tramite questionari distribuiti negli uffici informativi per stranieri del Comune di Parma, Fornovo, Fidenza, Langhirano, Collecchio, Salsomaggiore, San Secondo Parmense e dei Punti di Ascolto Caritas di Parma e Fidenza.

È stata riscontrata un’alta percezione della discriminazione, diffusa specialmente negli ambiti del lavoro, della ricerca della casa, del rapporto con i Servizi di Polizia e delle relazioni di vicinato.
Secondo i dati, sarebbero gli uomini i più discriminati: questi hanno infatti grandi problemi nel trovare lavoro e vengono spesso identificati nello stereotipo straniero=criminale.
Alcune delle voci , invece, darebbero le donne come doppiamente discriminate.

I motivi di queste discriminazioni sono chiaramente legati ai pregiudizi, e alla non conoscenza dei contesti d’origine dei migranti e alle leggi. Ma c’è anche la tendenza delle potenziali vittime a giustificarsi dietro la parola discriminazione.
Alto invece il tasso di coloro che non segnalano e denunciano le discriminazioni subite: alcuni, infatti, hanno molta paura di aggravare la propria situazione, altri, invece, non saprebbero a chi rivolgersi.

La ricerca suggerisce diverse soluzioni, tra cui la costruzione di una rete di soggetti che raccolgano le denuncie dei casi di discriminazione, ma anche una maggiore divulgazione della normativa a tutela delle vittime di discriminazioni.

Alla presentazione del rapporto sono intervenuti Andrea Stuppini, dirigente del servizio regionale Politiche per l’accoglienza e l’integrazione sociale, Marina Pirazzi che ha coordinato la ricerca, Paola Lucarelli, magistrato dello staff dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar).
Presente anche Tiziana Mozzoni, assessore provinciale, che ha parlato dell’indagine svolta, dichiarando: "Il centro è attivo dal 2003. E’ uno strumento che come Provincia ci siamo dati per capire il livello di discriminazione nel nostro territorio.
Con questa ricerca si è sondato ciò che ne pensano i diretti interessati, se c’è e dove avviene la discriminazione, in che modo è sentita. Oggi sappiamo che i luoghi di lavoro rappresentano uno dei principali ambiti in cui la discriminazione è percepita. Noi vogliamo indagare su questo aspetto perché è un importante indicatore delle politiche di integrazione e dell’accoglienza di un territorio."

18 aprile 2007

 

Pierpaolo Festa

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