in

“Musulmani sempre più discriminati in Italia, colpa anche di Salvini”

La denuncia della Co-mai: “Aumenta la fobia nelle scuole. Il segretario della Lega Nord alimenta razzismo e diffidenza per guadagnare voti”

Roma – 22 gennaio 2015 – “Abbiamo ricevuto segnalazioni da Venezia, da Messina, da Civitavecchia, da Belluno, da Verona, da moltissime zone: in tutta Italia stanno aumentando le discriminazioni verso i musulmani e gli arabi, sta aumentando la fobia nei confronti dei nostri figli che vanno a scuola”.

Foad Aodi, presidente nazionale della Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai), lancia l'allarme su pregiudizi e discriminazioni rinfocolatisi dopo le stragi di Parigi.

“Sono per lo più situazioni – spiega su Redattore Sociale – in cui i genitori dei bambini e dei ragazzi italiani mettono in guardia i loro figli dal giocare o dall’avere rapporti stretti con i bambini appartenenti alla comunità araba o musulmana. A questo si aggiunge un gran numero di battute infelici da parte dei bambini o ragazzi italiani e che riprendono discorsi sentiti a casa: siete tutti terroristi e simili”.

Aodi punta il dito contro il segretario della Lega Nord Matteo Salvini.

“È la persona politicamente più pericolosa oggi in Italia: non si può dire alla gente che nel proprio palazzo hanno vicino qualcuno che potrebbe pensare a pianificare atti di terrorismo perché questo alimenta diffidenza e discriminazioni. I suoi messaggi razzisti verso arabi e musulmani  servono solo a guadagnare qualche voto ma non portano da nessuna parte”.

La Co-mai ha presentato ieri il manifesto Not in My Name. Chiede l'istituzione di un albo degli imam e l'utilizzo della lingua italiana nei luoghi di culto, più collaborazione tra moschee e istituzioni, una nuova legge italiana e europea per il controllo dell'immigrazione, una riforma della cittadinanza per le seconde generazioni e dice no alla libertà di insultare e provocare e a qualsiasi strumentalizzazione dell'Islam, del terrorismo e dell'immigrazione per fini politici, elettorali o visibilità mediatica.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Ancora un anno record di immigrazione in Germania, “ci servono lavoratori”

Allarme terrorismo, aumentano i controlli ai valichi di frontiera